"Ma la sinistra si dissoci da quei violenti"

Filippo De Bellis: "Non ho sentito parole di presa di distanza dalle violenze dei giorni scorsi"

"Ma la sinistra si dissoci da quei violenti"
00:00 00:00

«Ogni manifestazione in ricordo di un ragazzo morto da parte di amici e familiari è assolutamente legittima, quello che non lo è, invece, è la partecipazione alla fiaccolata di rappresentati istituzionali della sinistra». Filippo De Bellis, consigliere di Municipio 5 e responsabile Sicurezza di Forza Italia Milano Grande Città, interviene sui fatti del Corvetto.

Perché la presenza alla fiaccolata per Ramy di politici della sinistra milanese è da condannare?

«In primo luogo perché non ho sentito parole di presa di distanza dalle violenze dei giorni scorsi. Poi perché dimostra che la sinistra non prende in considerazione il grave segnale arrivato dai disordini. E neppure i problemi legati al fatto che immigrazione clandestina significa quasi sempre criminalità».

Questo accade perché?

«È una gabbia ideologica. Per la sinistra, la politica della tolleranza zero contro la microcriminalità equivale a repressione e violenza da parte delle forze dell'ordine. Un modo per giustificare chi commette piccoli reati, che sarebbe vittima di una società che non ha saputo integrarlo».

Poi c'è il nodo integrazione.

«Che riguarda gli stranieri di seconda e terza generazione e rappresenta una polveriera: rischia di sfociare nel fenomeno banlieu. Non punto il dito, ne conosco moltissimi che sono perfettamente integrati. Tuttavia numerosi politici sottovalutano il pericolo, al primo posto l'amministrazione Sala, e hanno un atteggiamento di eccessiva tolleranza e lassismo».

Al Corvetto la situazione si è calmata?

«Credo di sì. E apprezzo le parole della famiglia in questo senso. Certo è che una tragedia non giustifica le reazioni che abbiamo visto. Forza Italia è sempre dalla parte della legalità, che è anche la fondamentale via per una vera integrazione. Altrimenti viene a mancare lo stato di diritto, soprattutto nelle realtà disagiate».

Al di là della cronaca recente, com'è la convivenza in quartieri come il Corvetto?

«Le difficoltà di convivenza nelle periferie sono evidenti, i giovani di seconda e terza generazione, nati e cresciuti qui, in molti casi non vogliono integrarsi né rispettare le regole. Questa è vita quotidiana, che non finisce sui giornali. E in questo la sinistra che governa da 13 anni ha le sue responsabilità».

Che mosse fare?

«Il coordinamento cittadino di Fi, grazie all'onorevole

Cristina Rossello e a tutti i membri, negli ultimi mesi ha lavorato per monitorare queste situazioni e valutare le azioni più opportune. Abbiamo incontrato il prefetto Claudio Sgaraglia e abbiamo presentato le nostre proposte».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica