Dodici album storici di Lucio Battisti presto in streaming, ma gli eredi si oppongono

È stato Gaetano Presti, il commissario nominato dal Tribunale di Milano a comunicare alla Siae la notizia. Presto la musica di Lucio Battisti sarà disponibile su Spotify e su tutte le piattaforme di streaming musicali. Come ha riportato Il Corriere, la decisione era partita inizialmente da parte del liquidatore della società "Edizioni Acqua Azzurra" che custodisce 12 fra gli album più famosi del cantautore italiano.

Secondo le ultime informazioni, è probabile l’opposizione degli eredi di Lucio Battisti, soci di maggiorana nella società, che da tempo impongono il volere di diffondere il repertorio solo attraverso i supporti fisici e non virtuali. Alla lettera che è stata inviata, sono stati avvisati i soci di Acqua Azzurra e anche Mogol ha ricevuto una comunicazione che è il presidente della stessa Siae.

In tribunale si è arrivati per la guerra fra soci che, per troppo tempo, ha paralizzato la gestione degli album. Mogol aveva già fatto causa civile per una gestione fin troppo conservativa dei nastri, ottenendo persino un risarcimento. La questione è più intricata del previsto eppure sulla questione pare che si sia aperto un varco. In un mondo in cui tutti gli artisti mettono a disposizione la loro musica sulle piattaforme musicali, dove si realizza il maggior numero di introiti, Lucio Battisti troverebbe un posto d’onore. L’unica perplessità? È la generazione "trap" che potrebbe non apprezzare le sonorità liberali dell’artista.

Intanto su Spotify il profilo ufficiale di Lucio Battisti conta molti follower, anche se le canzoni presenti non sono le sue. Ci sono diverse cover, basi strumentali e riproduzioni da vecchi video di Youtube.

Lo scorso anno, in vista dell’uscita di una raccolta rimasterizzata dalla Universal Digital Enterprises, tutti i brani sono stati condivisi ma cancellati dopo 24 ore. Non resta che attendere il prossimo step.