Brexit: Lily Allen attaccata dai supporter del "Remain"

Fervente attivista del "Remain" prima del referendum del 23 giugno, Lily Allen è stata duramente attaccata su Twitter in seguito a un suo messaggio in cui si dichiarava a sorpresa "entusiasta" per la Brexit. E a chi le ha contestato il repentino cambio d'idea ha risposto: "Molte cose sono cambiate"

Brexit: Lily Allen attaccata dai supporter del "Remain"

Con 140 caratteri su Twitter, la cantante e stilista Lily Allen ha recentemente attirato su di sé una serie di critiche e insulti da numerosi utenti del social network. Il suo messaggio, infatti, andava a toccare il tema più sentito in questi giorni nel Regno Unito: l'inaspettata vittoria del Brexit al referendum consuntivo dello scorso 23 giugno.

Non avrei mai pensato di poterlo dire, forse perché sono stata a lungo influenzata da certa campagna mediatica. Ora sono piuttosto entusiasta della Brexit e dei cambiamenti che porterà nel panorama politico”, ha cinguettato la cantante. Uscita, questa, piuttosto inaspettata da parte sua: la stessa Allen, infatti, a lungo aveva sostenuto pubblicamente le ragioni del “Remain” contro quelle del “Leave” prima della consultazione popolare.

Con questi presupposti, dalla pubblicazione del suo tweet – avvenuta il 25 giugno - in pochissimo tempo la Allen è stata il bersaglio di numerose contestazioni da parte di parecchi internauti contrari all'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Non sottraendosi, tuttavia, allo scontro: a chi le contestava infatti l'insospettabile cambio di casacca, la cantante ha risposto piccata: “Molte cose sono cambiate da ieri”.

In ogni caso, braccata dai contestatori pro “Remain”, la Allen ha tentato di spiegare meglio il suo commento a freddo sul Brexit: “Non sto dicendo che non sarei stata contenta qualora avesse prevalso la volontà di rimanere nell'Ue.

Ma se nel frattempo l'uscita può aiutare a ridurre il divario tra cittadini ricchi e poveri, allora il “Leave” potrebbe non essere poi così male”. Concludendo, infine: “I cittadini hanno parlato, e alcuni l'hanno fatto con ottime ragioni. Sono dalla loro parte”.

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