Carnage, se il politicamente corretto di Kate Winslet distrugge il cinema

Carnage è un film del regista Roman Polanski, ritenuto colpevole di abusi su una minore. Kate Winslet si è detta pentita di aver lavorato con un regista del genere

Carnage, se il politicamente corretto di Kate Winslet distrugge il cinema

Alle 00.48 su Iris andrà in onda Carnage, il film di Roman Polanski che venne presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia e che vede un cast d'eccezione, capeggiato da Kate Winslet e Christoph Waltz.

Carnage, la trama

Tratto dall'opera teatrale Il dio del massacro, Carnage racconta l'incontro e il successivo scontro tra due coppie di genitori che si incontrano a seguito di un problema tra i figli. Alan (Christoph Waltz) e Nancy Cowan (Kate Winslet) sono infatti i genitori di un ragazzino accusato di aver aggredito fisicamente il figlio di Penelope (Jodie Foster) e Michael (John C. Reilly). L'incontro tra i quattro adulti inizia seguendo le più basilari leggi della convivenza civile, ma ben presto lo scudo dell'educazione comincerà a mostrare le proprie crepe. I due nuclei familiari sono infatti diametralmente opposti e vivono vite molto diverse, per cui è davvero difficile mettersi gli uni nei panni degli altri. La situazione degenera quando Nancy, a causa di un conato, rovina uno dei libri di Penelope, mentre Michael non riesce a credere quando scopre che Alan difenderà la casa farmaceutica responsabile della malattia della madre. Tra insulti e accuse sulle capacità genitoriali, i quattri finiranno con il dare il via a un vero e proprio gioco al massacro.

Il ripensamento di Kate Winslet e la cancel culture

Sebbene abbia una durata inferiore agli ottanta minuti, Carnage è una pellicola che riesce a mettere in scena le ipocrisie del mondo borghese. Ma a ben guardare il film è anche un esempio dell'ipocrisia che regna a Hollywood e che in questi tempi di politicamente corretto sta mettendo a dura prova il concetto di arte che, per sua stessa natura, dovrebbe essere sempre libera. Nel 2020, infatti, Kate Winslet rilasciò un'intervista in cui espresse il proprio rimorso per aver accettato di lavorare con un regista come Polanski. Come riporta Elle, infatti, Roman Polansky nel 1977 confessò di aver fatto sesso con una minorenne e sebbene all'inizio la sua confessione abbia portato a un patteggiamento successivamente esso venne confutato, spingendo Polanski ad abbandonare gli Stati Uniti - dove è ancora oggi ricercato - e a trasferirsi in Francia.

Nell'intervista rilasciata a Vanity Fair nel 2020 Kate Winslet si è detta pentita delle sue scelte e ha detto:"La vita è dannatamente corta e mi piacerebbe poter fare del mio meglio quando si tratta di essere un esempio per le ragazze più giovani. Gli stiamo dando un mondo incasinato, perciò mi piacerebbe fare quello che posso e avere un po' d'integrità. Nel senso... cosa cazz* stavo facendo quando lavoravo con Woody Allen e Roman Polanski? Oggi per me è incredibile pensare a come quegli uomini siano trattati con il massimo riguardo nell'indutria cinematografica. E io devo prendermi le mie responsabilità per aver lavorato con entrambi. Ma non posso portare indietro le lancette dell'orologio."

L'opinione di Kate Winslet e il suo rimpianto per aver lavorato con i registi citati sembra tuttavia una mossa per difendersi da possibili attacchi perché, soprattutto nel caso di Polanski, l'attrice era ben consapevole di chi fosse il regista e quale fosse il suo crimine. Quando Kate Winslet ha accettato di girare Carnage era ben consapevole di quello che Polanski aveva fatto, che era un fuggitivo e, oltretutto, aveva combattuto per la sua idea. In un'intervista con il New York Times, Kate Winslet aveva difeso la sua scelta di lavorare con Roman Polanski e Woody Allen asserendo che la loro sfera privata "doveva essere messa da parte", perché si trattava di lavoro. Se il crimine di Roman Polanski è noto e riconosciuto anche dalla giustizia statunitense, il discorso di Woody Allen è leggermente diverso. Il famoso regista newyorkese, secondo quanto scritto da Elle, è stato accusato dall'ex moglie Mia Farrow di aver abusato sessualmente della figlia Dylan Farrow, ma Woody Allen - con il quale Kate Winslet ha lavorato nel 2017 nel film La ruota delle meraviglie - venne scagionato dalle accuse. E l'attrice difese anche il proprio lavoro con lui.

In un'altra intervista riportata da Global News Kate Winslet ha detto: "Woody Allen è un ottimo regista e lo è anche Roman Polanski.

Ho avuto una splendida esperienza nel lavoro con loro e questa è la verità". Quindi l'ultima dichiarazione di Kate Winslet in cui rinnega alcune pellicole della sua lunga carriera non sembra tanto una presa di consapevolezza, quanto le proverbiali lacrime da coccodrillo.

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