«Quella di Amedeo è stata un'esistenza di grandi difficoltà, ma alla fine ha avuto il suo trionfo. Una storia universalmente umana in cui tutti gli spettatori possono identificarsi». Suonano un po' sibilline, le parole di Johnny Depp pronunciate in occasione dell'annuncio del suo prossimo film (suo nel senso che ci sarà proprio lui, dietro la macchina da presa, venticinque anni dopo il non memorabile esordio di The Brave).
L'universo mondo conosce il come e il perché del processo mediatico che lo vede opposto (e per ora vincitore del primo round) alla ex moglie Amber Heard, accusata di diffamazione e che ora prepara il contrattacco con nuovi avvocati. Dunque il riferimento alle «grandi difficoltà» e al «trionfo» appare profetico. Del resto l'Amedeo in questione è Modigliani, uno fra i pittori più iconici del Novecento, come sempre più iconiche stanno diventando le pose e le posture dell'ormai quasi sessantenne attore. Modigliani, questo il titolo, essenziale come la bellezza delle donne ritratte dall'artista livornese, pare proprio in mani economicamente sicure, visto che a produrlo sarà, fra gli altri, un altro big di Hollywood, Al Pacino. Della trama, per ora poco si sa, ma quel poco ci basta: saranno due giorni turbolenti e irriverenti nella Parigi del 1916 che, sussurra il comunicato stampa, «diventeranno un punto di svolta nella vita del pittore, consolidando infine la sua reputazione di leggenda artistica».
Basato sull'omonima opera teatrale di Dennis McIntyre e adattato per lo schermo da Jerzy e Mary Kromolowski, il film sarà una produzione europea che vede tra i principali finanziatori anche Barry Navidi, che già collaborò con Al Pacino per Il mercante di Venezia del 2004, Wilde Salomé del 2011 e Salomé del 2013. Come si vede, tutto materiale classico che più classico non si può: Shakespeare, Wilde e la Bibbia...
Classico (nonché in costumi settecenteschi che... vestono sempre e hanno sempre il loro perché, oltre a rimandare a Le relazioni pericolose) è anche l'allure del film che vede il ritorno di Depp davanti, e non dietro, la macchina da presa. In Jeanne du Barry, diretto da Maiwenn Le Besco, l'attore sarà infatti sua maestà Luigi XV, del quale appunto madame Jeanne du Barry fu l'ultima amante. La foto di lancio del film vista recentemente, con Depp dalla faccia imbiancata come una sogliola alla mugnaia e bendato, si candida già ad entrare nella galleria degli uno, nessuno e centomila volti della star. Le riprese sono iniziate il 26 luglio. Fra la reggia di Versailles e gli altrettanto fascinosi castelli dove i nobili gustavano, ignari, gli ultimi anni di lussi e stramberie prima della Rivoluzione, seguiremo la vita della celebre cortigiana e del suo amante-padrone.
Di umili origini, da donna intelligente Jeanne seppe coltivare in egual misura i piaceri e la cultura, facendosi spazio con la testa, più che con i gomiti. E arrivando infine a conquistare il cuore del sovrano.Vuoi vedere che il diabolico Depp saprà girare la frittata e riuscirà a fare la parte della vittima?
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