L’indiscrezione: "Meghan Markle vuole partorire in casa"

Non ci è riuscita con Baby Archie, ma sembra che stavolta, per far nascere la secondogenita, Meghan Markle sia decisa a optare per il parto in casa

L’indiscrezione: "Meghan Markle vuole partorire in casa"

Meghan Markle partorirà una bambina la prossima estate, come ci ha rivelato durante la chiacchieratissima intervista con Oprah. Ormai non manca più moltissimo tempo alla nascita della secondogenita e sui tabloid trova spazio una notizia che avevamo già sentito circa due anni fa, in concomitanza con la nascita di Baby Archie. La duchessa di Sussex, infatti, avrebbe di nuovo intenzione di partorire a casa. È quanto risulta da un articolo di Page Six, in cui un insider ha rivelato: “Meghan sta pianificando un parto casalingo, d’altronde la villa dei Sussex in California è un posto fantastico per dare alla luce una bambina. Poi, si sa, in questi casi i programmi possono cambiare”.

In effetti per la nascita del primogenito tutti i piani per una nascita royal a Frogmore Cottage saltarono all’ultimo minuto. La fonte ha ricordato che Meghan Markle “avrebbe voluto farlo anche con Archie ma alla fine ha seguito le indicazioni degli esperti perché al vertice delle priorità c’è sempre la sicurezza”. La duchessa di Sussex ha tentato di portare a termine il suo proposito di partorire in casa, ma una settimana di ritardo sulla data prevista per la nascita e, naturalmente, il parere dei medici, la convinsero ad abbandonare il progetto.

A notte fonda Harry e Meghan si recarono al Portland Hospital di Westminster, a circa 40 chilometri da Frogmore Cottage. Lì venne al mondo il piccolo Archie. Erano le 5,26 del 6 maggio del 2019 e il bimbo pesava 3,2 Kg. Comunque se l’ex attrice dovesse averne bisogno, l’ospedale più vicino alla villa di Montecito è il Cottage Hospital di Santa Barbara reputato, come ci informa Vanity Fair, “uno dei migliori ospedali d’America”. L’idea del parto in casa non è così strana, visto che in passato i Royal Baby nascevano a Buckingham Palace, in una vera e propria sala parto attrezzatissima. Addirittura nei tempi andati doveva esserci un testimone a garanzia che il neonato non nascesse morto e non venisse scambiato (all’epoca poteva accadere pure questo).

Certo, la tradizione di partorire a Palazzo non è stata sempre rispettata se pensiamo, per esempio, alle nascite dei piccoli Cambridge o a quella di William e Harry al Saint Mary Hospital. Lady Diana fu la prima a rompere il protocollo, scegliendo l’ospedale per nascere i suoi figli. Chissà se la bambina di Harry e Meghan Markle avrà diritto, visti i guai causati dalla Megxit, ai 62 colpi di cannone della King’s Troop Royal Horse Artillery che, per tradizione, annunciano la nascita di un Royal Baby.

Con la nascita di Archie, poi, i Sussex hanno violato più di qualche regola. La regina Elisabetta non fu la prima a sapere della nascita del bimbo. Accanto a Meghan, oltre a Harry, c’era Doria Ragland. Dunque Sua Maestà arrivò per seconda. Inoltre la duchessa rifiutò i medici di corte e i Sussex annunciarono la nascita sul loro canale social e non su quello della Corona. Forse ricorderete anche che il cavalletto posizionato fuori da Buckingham Palace con l’atto di nascita in bella mostra arrivò solo dopo l’annuncio pubblico del principe Harry.

Vedremo cosa accadrà con la secondogenita di Harry e Meghan Markle.

Intanto l’annuncio della parto e del sesso del nascituro è arrivato da Meghan durante l’intervista con Oprah, non in modo molto ortodosso, quindi. Di solito i royal aspettano le canoniche 12 settimane di gravidanza prima di rendere pubblica la notizia e solo dopo la nascita viene rivelato se si tratta di un maschio o di una femmina.

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