La New York proibita di Damon Runyon. Tra bulli, pupe e alcol

Nei suoi racconti lo scrittore mette in scena il mondo e il linguaggio degli "speakeasy"

Damon Runyon nasce in Kansas nel 1880 e muore a New York nel 1946. Nella Grande Mela è arrivato 36 anni prima: è già giornalista, la professione di famiglia, ma è fra baseball, football americano e pugilato che nasce la sua fama di cronista. Una fama che si consolida grazie al mondo di Broadway, che Runyon racconta «dai bassifondi», fra gangster (alcuni dei quali da lui conosciuti personalmente), belle donne, piccoli criminali, bevitori incalliti: è l'universo dell'America a cavallo del Proibizionismo, della quale Runyon diventa uno dei narratori simbolo, grazie a un linguaggio che mischia slang e tempo presente e che riproduce la parlata degli speakeasy, i locali che vendono alcolici illegalmente. È il mondo di Bulli e pupe, il musical che va in scena a Broadway (e che nel 1955 diventa un film con Marlon Brando e Frank Sinatra) che si ispira ai racconti di Runyon, alle sue storie e ai suoi personaggi. Storie e personaggi, coi loro nomi così tipici, che ritroviamo in Del tutto illegale. E piuttosto contro la legge, una raccolta di 18 racconti, per la quasi totalità inediti, da oggi in libreria per Mattioli1885 (pagg. 240, euro 16; traduzione di Silvia Lumaca). Dai malavitosi alle «bambole», dai giornalisti agli sportivi, dai musicisti ai trafficanti, dagli scommettitori alle aspiranti starlette, dagli alcolizzati agli usurai: in questa raccolta rivive una certa New York, lontana e fumosa, incerta e fascinosa, che Runyon e molti film dopo di lui ci hanno raccontato. Con personaggi indimenticabili, come Dave il Bello, che fa da paciere fra i mafiosi nel racconto Dark Dolores, che proponiamo qui in anteprima, per gentile concessione dell'editore.

Waldo Winchester, lo scribacchino dei giornali, mi sta dicendo, l'altra notte all'Hot Box, che non ci sono più bambole in giro come ai vecchi tempi a tirare fuori delle belle storie per i giornali mettendo al tappeto dei tizi a destra e a sinistra, perché sembra che gli scribacchini dei giornali ritengano che una bambola che mette al tappeto un tizio sia una notizia di prim'ordine, specialmente se la bambola e il tizio appartengono alla migliore società.
Allora Waldo Winchester mi dice di una bambola che si chiama Lorelei che un po' di tempo fa gironzolava dalle parti del fiume Reno e scaraventava i marinai contro le rocce per farli naufragare, cosa che considero un pessimo tiro, anche se Waldo non sembra farci gran caso. Piuttosto parla di un'altra bambola di nome Circe, che sembra parecchio brava ad attirare i maschi e mandarli in malora, e quando Waldo parla di Circe sta piangendo perché non ci sono più in giro bambole come lei a rifornire di notizie i giornali.
Ma ovviamente la vera ragione per cui Waldo sta piangendo non è che è dispiaciuto per via di Circe. È che è pieno del liquore che vendono all'Hot Box, che è un liquore capace di far scoppiare a piangere chiunque in un brevissimo intervallo di tempo. In effetti, è all'Hot Box che vendono il liquore più piagnucoloso della città.
Beh, così inizio a rimuginare su queste bambole di cui parla Waldo, e, penso io, è più che probabile che Dolores Dark sia collegata a una di queste bambole dei tempi andati, e forse a tutte loro per quel che ne so, e Dolores Dark è il nome di una bambola che incontro quando vado ad Atlantic City con Dave il Bello, per la grande conferenza di pace.
Dopo sento che la chiamano Dark Dolores in alcuni posti, per via della carnagione, ma il suo nome è veramente all'opposto. Ma prima spiegherò com'è che mi trovo ad Atlantic City con Dave il Bello per la grande conferenza di pace in quanto segue:
Un pomeriggio sto camminando lungo la Broadway pensando a molto poco, quando incontro Dave il Bello che sta giusto salendo su un taxi con una valigia in mano, e un attimo dopo Dave mi sta strattonando dentro al taxi dicendo al pilota di andare alla Penn Station. Ecco com'è che mi trovo ad Atlantic City per la grande conferenza di pace, per quanto, ovviamente, non ho niente a che vedere con la conferenza di pace, e sono solo qui con Dave il Bello a fargli compagnia.
Io sono uno che non è mai troppo impegnato da non poter fare compagnia alla gente, e Dave il Bello è proprio uno che sinceramente ama la compagnia. In effetti, lui odia andare da qualche parte, o trovarsi da qualche parte da solo, e il motivo è che quando è da solo non ha nessuno che gli faccia di sì con la testa, e se c'è una cosa che piace veramente ma veramente a Dave, è che qualcuno gli faccia di sì con la testa. Perché Dave il Bello non abbia il Nigeriano con lui non lo so, perché il Nigeriano è il suo accennatore abituale.

Waldo Winchester, lo scribacchino dei giornali, mi sta dicendo, l'altra notte all'Hot Box, che non ci sono più bambole in giro come ai vecchi tempi a tirare fuori delle belle storie per i giornali mettendo al tappeto dei tizi a destra e a sinistra, perché sembra che gli scribacchini dei giornali ritengano che una bambola che mette al tappeto un tizio sia una notizia di prim'ordine, specialmente se la bambola e il tizio appartengono alla migliore società.
Allora Waldo Winchester mi dice di una bambola che si chiama Lorelei che un po' di tempo fa gironzolava dalle parti del fiume Reno e scaraventava i marinai contro le rocce per farli naufragare, cosa che considero un pessimo tiro, anche se Waldo non sembra farci gran caso. Piuttosto parla di un'altra bambola di nome Circe, che sembra parecchio brava ad attirare i maschi e mandarli in malora, e quando Waldo parla di Circe sta piangendo perché non ci sono più in giro bambole come lei a rifornire di notizie i giornali.
Ma ovviamente la vera ragione per cui Waldo sta piangendo non è che è dispiaciuto per via di Circe. È che è pieno del liquore che vendono all'Hot Box, che è un liquore capace di far scoppiare a piangere chiunque in un brevissimo intervallo di tempo. In effetti, è all'Hot Box che vendono il liquore più piagnucoloso della città.
Beh, così inizio a rimuginare su queste bambole di cui parla Waldo, e, penso io, è più che probabile che Dolores Dark sia collegata a una di queste bambole dei tempi andati, e forse a tutte loro per quel che ne so, e Dolores Dark è il nome di una bambola che incontro quando vado ad Atlantic City con Dave il Bello, per la grande conferenza di pace.
Dopo sento che la chiamano Dark Dolores in alcuni posti, per via della carnagione, ma il suo nome è veramente all'opposto. Ma prima spiegherò com'è che mi trovo ad Atlantic City con Dave il Bello per la grande conferenza di pace in quanto segue:
Un pomeriggio sto camminando lungo la Broadway pensando a molto poco, quando incontro Dave il Bello che sta giusto salendo su un taxi con una valigia in mano, e un attimo dopo Dave mi sta strattonando dentro al taxi dicendo al pilota di andare alla Penn Station. Ecco com'è che mi trovo ad Atlantic City per la grande conferenza di pace, per quanto, ovviamente, non ho niente a che vedere con la conferenza di pace, e sono solo qui con Dave il Bello a fargli compagnia.
Io sono uno che non è mai troppo impegnato da non poter fare compagnia alla gente, e Dave il Bello è proprio uno che sinceramente ama la compagnia.

In effetti, lui odia andare da qualche parte, o trovarsi da qualche parte da solo, e il motivo è che quando è da solo non ha nessuno che gli faccia di sì con la testa, e se c'è una cosa che piace veramente ma veramente a Dave, è che qualcuno gli faccia di sì con la testa. Perché Dave il Bello non abbia il Nigeriano con lui non lo so, perché il Nigeriano è il suo accennatore abituale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica