Alla fine dell’udienza del 4 gennaio 2022 il giudice Kaplan ha fatto sapere che “molto presto”, nell’arco di alcuni giorni, deciderà in merito alla prosecuzione della causa civile intentata da Virginia Giuffre contro il principe Andrea, accusato di violenza sessuale. Il team di legali del principe Andrea ha sfruttato l’accordo Epstein-Giuffre per ottenere l’archiviazione della causa civile.
Tra pochi giorni la decisione
La decisione tanto attesa è solo rimandata. La Bbc fa sapere che il giudice darà il suo verdetto sull’archiviazione della causa civile contro il principe Andrea “molto presto”, ma non si è sbilanciato di più. Al momento non abbiamo una data precisa. Gli avvocati delle parti, però, non si sono risparmiati duri colpi. Nell’udienza “virtuale” del 4 gennaio 2022 i legali del principe Andrea si sono giocati la carta della pubblicazione dell’accordo Epstein- Giuffre, firmato in Florida nel 2009. Il documento macchia l’immagine di Virginia Giuffre, soprattutto perché mette nero su bianco che la donna avrebbe preso mezzo milione di dollari in cambio della rinuncia a citare in giudizio Epstein e i suoi amici.
“Il corrispettivo”, come lo ha chiamato di recente l’avvocato Andrew Brettler, per la “rinuncia alle sue pretese contro Epstein e altri…che hanno partecipato al suo sfruttamento sessuale”. Inoltre Brettler, durante l'udienza, ha chiesto alla Giuffre di spiegare “quale sarebbe il presunto abuso”, poiché “non abbiamo una data, un’ora, un luogo, a parte un appartamento non sappiamo quando è successo”. Il giudice Kaplan, però, ha replicato che la Giuffre non aveva alcun obbligo di fornire questi elementi al momento della denuncia. Nel patto, poi, si parla di “terze parti” e “potenziali imputati” che dovrebbero essere proprio tutti gli uomini facoltosi che facevano parte della cerchia di Epstein e hanno partecipato alle sue feste. Il patto aveva lo scopo di “liberare, assolvere soddisfare per sempre” l'imprenditore e “chiunque possa essere incluso come potenziale imputato”, da Virginia Roberts Giuffre, in modo da raggiungere “la risoluzione finale di una contesa” ed “evitare controversie”.
Gli avvocati del duca di York hanno usato questo accordo come base per la richiesta di archiviazione della causa civile. In particolare hanno associato al principe la parte relativa ai “potenziali imputati” dimostrando che Andrea, non essendo citato direttamente nel contratto e in quanto amico di Epstein, non può essere trascinato in un’aula di tribunale. Per i difensori della Giuffre, invece, vale l’esatto contrario: il fatto che nell’accordo non sia specificato il nome del principe lascia alla sua accusatrice la libertà di denunciarlo. L’accordo sarebbe “irrilevante” nel caso di Andrea, come scrive il Daily Mail.
La battaglia del principe Andrea
Il duca di York non si arrende. Il 4 gennaio 2022 è stato un giorno cruciale per lui. Una prima resa dei conti dopo la denuncia di Virginia Roberts Giuffre, lo scorso agosto. Il duca di York ha tentato di schivare il processo rifugiandosi a Balmoral, ma alla fine è stato costretto a scendere in campo e a dare battaglia. Le sue strategie di difesa, però, non sono sempre state adeguate. Il giudice ha rigettato la richiesta di archiviazione poiché Virginia Giuffre risultava residente in Australia al momento della denuncia. Gli avvocati del principe sostenevano, infatti, che il tribunale di Manhattan non avesse giurisdizione in un caso in cui l’accusatrice, pur essendo americana, risiedesse in un’altra nazione e l’accusato fosse cittadino britannico.
Il figlio di Sua Maestà non è riuscito nemmeno a portare prove concrete che testimoniassero i suoi alibi per i giorni in cui Virginia Giuffre dice di aver subito gli stupri e l’anidrosi di cui avrebbe sofferto dopo la guerra delle Falkland. Se fosse riuscito a presentare evidenze convincenti, il procedimento contro di lui, forse, avrebbe avuto un esito diverso. Il duca non ha spiegazioni convincenti nemmeno per le foto che lo immortalano abbracciato a Virginia Roberts Giuffre in casa di Ghislaine Maxwell, nel 2001.
Nell’intervista alla Bbc del 2019 ha assicurato di non ricordare di aver mai conosciuto la donna, ma le sue giustificazioni non sono sembrate troppo convincenti. Non resta che attendere la decisione del giudice Lewis Kaplan.
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