La 70esima edizione del Festival di Sanremo, al Teatro Ariston e su Rai 1 da martedì 4 a sabato 8 febbraio 2020, si presenta ufficialmente con la conferenza stampa di rito al Roof dell’Ariston. In sala stampa sono presenti il sindaco della città ligure Alberto Biancheri, Antonio Marano di Rai Pubblicità, il neo-direttore di Rai 1 Stefano Coletta e il vice-direttore Claudio Fasulo, il conduttore e direttore artistico Amadeus.
Coletta promette canzoni e intrattenimento, sia per il target più giovane che per chi ha “una certa età”, oltre che una “razionalità nella definizione dei compensi”. Il direttore è chiaro: stop alla strumentalizzazione politica, il pubblico deve aspettarsi una grande professionalità e un preciso codice valoriale.
"Questo – spiega Coletta – sarà un Festival dei legami stretti. Sarà un Festival che mette insieme elemento artistico, storico e umano. Ci saranno performance simboliche di grandi reunion che, oltre alla notiziabilità sanremese e artistica, contengono anche un codice di rivoluzione umana perché anche in ogni vita privata si possono compiere perdoni e ricomporre frizioni passate".
Marano definisce Sanremo “il Super Bowl della Rai” e dichiara che la raccolta pubblicitaria potrebbe superare i 31 milioni di euro del 2019. "Siamo in linea con l’anno scorso – conferma Marano – grazie al grande lavoro fatto per allargare il perimetro della raccolta. Partiamo da quella base e domenica contiamo di avere un dato certamente migliore di questo".
Quando Fiorello fa irruzione in sala stampa, comincia lo spettacolo. Il comico siciliano, che affiancherà Amadeus con Tiziano Ferro per tutte e cinque le serate, trasforma la conferenza in un vero e proprio show.
Rosario ne ha per tutti, a partire dalle polemiche per le frasi di Amadeus sul “passo indietro” di Francesca Sofia Novello. "È diventato un mostro – scherza –, il nemico pubblico numero uno". Inevitabile un riferimento alle richieste di censura per Junior Cally, nel mirino di chi lo vorrebbe fuori dalla manifestazione per le frasi violente e contro le donne, contenute in un suo brano del 2017, Strega. "Ho deciso di invitarlo – dice Rosario – alla cresima di mia figlia e mi ha detto che viene".
Il suo legame con ‘Ama’ è di vecchia data e per l’occasione Fiorello racconta un divertente aneddoto accaduto in una discoteca di Ibiza negli anni ’90, quando i due giravano insieme come deejay. "Non sono un ospite – spiega sul suo ruolo al Festival –, Amadeus mi ha scelto soprattutto per l’aspetto fisico e mi ha detto che mi vuole al suo fianco, né avanti, né indietro".
Sanremo 2020, Amadeus: "Polemiche non mi hanno colpito"
Amadeus è ovviamente il più atteso di tutti. La sua prima battuta è dedicata al perché ha accettato questo difficile ruolo: un senso d’appartenenza all’azienda e alla kermesse e la voglia di risvegliare il “bambino che è in noi”, condivisa con il direttore Coletta. "Quando arrivi all’Ariston – dice Amadeus – dopo averlo amato da bambino, lo vivi e lo affronti con una parte anche un po’ infantile. Anche questa conferenza stampa è un fatto nuovo: le ho sempre vissute dall’altra parte, al massimo restavo appena fuori dall’ascensore. È un’emozione".
Sulle discussioni nate durante queste ultime settimane, il conduttore ribadisce la sua buona fede. "Le polemiche – ammette Amadeus – fanno parte del Festival, non mi hanno colpito perché ho la coscienza a posto. Ho pensato solo ed esclusivamente al Festival. Ho avuto grande solidarietà nel lavoro che sto facendo e quella è la maggior dimostrazione di fiducia nei miei confronti".
Quanto ai pochi ospiti internazionali, da direttore artistico preferisce puntare sull’italianità. "È stato un work in progress – rivela il conduttore –, quando sono partito ho detto: 'Magari potessi avere Madonna'. L’abbiamo cercata realmente, ma la sua possibile presenza non combaciava per le date. Quando abbiamo condiviso l’intreccio tra attualità e storia del Festival, abbiamo capito che gli internazionali sono Al Bano e Romina, i Ricchi e Poveri. Non siamo andati alla ricerca spasmodica di un nome internazionale tanto per averne uno. Poi magari ci sarà. Dua Lipa e Lewis Capaldi sono due nomi pesanti, quindi ci sono e preferisco puntare sull’attualità tenendo conto anche del budget. Quindi prima gli italiani che appartengono alla nostra storia".
Nella prima serata di martedì 4 saranno in gara 12 dei 24 Campioni: Achille Lauro, Alberto Urso, Anastasio, Bugo e Morgan, Diodato, Elodie, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Marco Masini, Raphael Gualazzi, Riki e Rita Pavone. Con loro ci saranno 4 delle 8 Nuove Proposte in competizione: gli Eugenio in Via Di Gioia, Fadi, Leo Gassman e Tecla Insolia.
Cosa ci sarà quindi da aspettarsi da questo Sanremo 2020? "Deve essere un intreccio di emozioni – confessa ‘Ama’ – che appartengono alla storia e anche al presente e possibilmente al futuro perché il presente deve diventare una scommessa per il futuro.
Ma il 70esimo ci obbliga a celebrare il passato, e questo avverrà in modo semplice e naturale. Sarà un Festival imprevedibile, ma finalmente da domani sera questa imprevedibilità, che fa parte anche degli ospiti, vedi Fiorello, sarà svelata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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