Seconda stagione per Gangs of London: la serie inglese che emula Gomorra

Torna la serie inglese di successo su Sky e NowTv con gli episodi della seconda stagione. La saga malavitosa sulla famiglia Wallace è più cult che mai

Seconda stagione per Gangs of London: la serie inglese che emula Gomorra

Violenta, sboccata ma dannatamente accattivante. Una ricetta semplice ed efficace per il successo di Gangs of London, serie inglese che qui in Italia è disponibile su Sky e NowTv. Complice la pandemia e tutte le problematiche sopravvenute a causa del diffondersi dei contagi, lo show è rimasto congelato per più di anno e, dopo svariati rimandi, finalmente torna in tv con gli episodi inediti della seconda stagione. In Inghilterra, Gangs of London è già disponibile dallo scorso 20 ottobre, nel nostro Paese arriva in una doppia modalità: tutti e subito gli episodi inediti in versione originale e con i sottotitoli in italiano dal 22 ottobre, per arrivare poi in prima serata e nella versione doppiata dal 26 ottobre. Un espediente studiato sia per il pubblico che segue la tv in streaming che in versione live. Una scelta dettata da esigenze di mercato perché, come in Inghilterra, anche in Italia la serie di Gareth Edwards e Matt Flannery è un vero e proprio cult.

Al centro della storia di Gangs of London c’è una famiglia criminale che si muove come una piovra nei meandri della City, tra scazzottate, patti scellerati e rovesci di fortuna. Di grande impatto visivo per la sua esplosione di efferata violenza, la serie celebra il male attraverso gli occhi del male stesso senza prendere le difese di nessuno. Abbiamo avuto modo di vedere in anteprima alcune immagini della nuova stagione e, di sicuro, Gangs of London resta una tra le serie più interessanti di questo periodo.

Una storia di criminalità nel cuore di Londra

C’è scompiglio all’interno della famiglia Wallace. Per oltre venti anni Finn Wallace è stato il criminale più potente della City, l’unico che è stato capace di tenere sotto controllo tutti i traffici illeciti e le dinamiche multi-culturali della malavita organizzata. Fino a quando non viene ucciso in circostanze poco chiare e, con la sua morte, l’impero comincia sgretolarsi. Il potere passa nelle mani di Sean, il figlio più grande. Tutti guardano al rampollo come una speranza per poter continuare a tenere uniti i traffici e continuare a macinare denaro. Sean, però, è accecato dalla vendetta. Vuole scoprire chi ha ucciso suo padre a tutti costi, promettendo a se stesso di gettare tutta la città di Londra nel caos pur di raggiungere il suo scopo. Ma attorno a lui, la mafia libanese, il cartello della droga pakistana e i nomadi gallesi sono in fermento perché temono ripercussioni. A complicare la situazione è l’arrivo di Elliot Finch. Dovrebbe essere un impiegato di basso livello della famiglia Wallace, invece è un agente sotto copertura che dall’interno cerca di distruggere proprio l’impero. Questo, però, solo l’inizio di una storia carica di colpi di scena in cui niente è ciò che sembra.

Un perfetto action thriller

Parlare di mafia e di criminalità organizzata non è affatto facile. Il mondo del cinema e della tv è pieno di storie di questo tipo e, come sempre, c’è il rischio di realizzare una storia senza mordente e che non possa essere aderente alla realtà. Gangs of London è l’eccezione che conferma la regola. Pur conservando tutti i più classici stilemi di una saga malavitosa, riesce a cambiare i suoi canoni molto spesso, diventando sia l’audace ritratto di una città in perenne conflitto con se stessa e le proprie tradizioni, ma è anche un thriller intenso e brillante che miscela bene le sue carte. Episodio dopo episodio si delineano non solo i contorni di una famiglia che vive nell’illegalità ma che vuole costruire un impero della malavita con altre culture, ma si notato anche tutte le caratteristiche più pure di un perfetto action thriller con sparatorie, scazzottate, corse in auto e sangue a fiumi. Una serie per stomaci forti, questo è vero, ma che piace per la sua forza narrativa e per una vicenda dal grande appeal che non si perde mai in giri di parole.

L’erede "morale" di Gomorra

Oggi, però, alla luce del grande successo dell’epopea malavitosa di Gomorra ambientata tra le strade di Napoli, è impossibile non pensare al fatto che Gangs of London possa essere un erede della storia (reale) di Saviano. Ogni cosa fa pensare a Gomorra. Nella serie di Sky c’è tutto: dalla famiglia elitaria che vive nella criminalità fino alla guerra per la sopravvivenza dei propri traffici illeciti. Eppure, se messe a paragone, Gangs of London può anche avere un carattere simile a Gomorra ma non è niente a confronto della serie italiana di Sky. È epica ma, di fatto, punta più a una storia di poco impatto emozionale e meno caratterizzata, e a una vicenda fluida, molto action e che riflette sulla pericolosità del “fascino” del male. Può anche essere l’erede di Gomorra, ma Gangs of London è solo una serie che intrattiene il pubblico senza nessun tipo di implicazione.

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La vittoria ai BAFTA

Al di là di tutto è una serie di successo che ha vinto la prova del pubblico e quello della critica. Il solo primo episodio, quando è stato trasmesso in UK, è stato visto da più di 11 milioni di telespettatori. Trend che si è confermato anche per i successivi. Oltre a questo è stata anche la serie con più nomination ai BAFTA del 2021, vincendo nella categoria di migliore serie drama. Il successo è dovuto non solo a una storia molto accattivante ma anche a un buon piano di distribuzione e di collaborazioni a livello internazionale. Infatti, lo show è una Sky Original ed è una co-produzione tra Stati Uniti e Inghilterra. Resta comunque un'esclusiva per il pubblico Uk.

Cosa succede nella seconda stagione?

Come un vero e proprio sequel, i nuovi episodi Gangs of London (8 in tutto) non deludono le aspettative. La vicenda prendono vita un anno dopo il finale della stagione uno in cui – occhio agli spolier – Sam Wallace è stato ucciso a seguito della violenta resa dei conti con i suoi oppositori. Ora la mappa criminale di Londra è ancora più confusa. Se i Wallace sono spaccati dall’interno, i Dumani sono stati estromessi, e Elliot è costretto a lavorare per gli “investitori”. Ora al comando c’è Asif Afrid che cerca di mettere a tacere le lotte interne nel traffico di droga. Ma in pochi vogliono stare sotto il suo potere e così, nel cuore metropolitano di Londra, prende forma una nuova battaglia per l’egemonia criminale.

Perché è un cult da non perdere

Non è formula segreta quella per il successo di Gangs of London. È bastato poco per trasformare la serie in un cult di oggi. Con una storia carica di azione e di mistero, e giocando con tutti i clichè delle più classiche storie malavitose, lo show ha portato in tv un qualcosa di nuovo per il genere.

All’azione più pura e violenta, la serie ha gettato anche lo sguardo alle dinamiche delle famiglie moderna. È da vedere assolutamente perché rappresenta un ottimo spunto di riflessione sullo stato della criminalità organizzata.

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