Un altro gran ballo tra Sinner e Alcaraz. Per Nadal è invece solo "the last dance"

Possibile (ennesima) sfida tra i due big. E Rafa saluta...

Un altro gran ballo tra Sinner e Alcaraz. Per Nadal è invece solo "the last dance"
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Sinner e Alcaraz ci riprovano. Ma non è detto che riescano a giocare uno contro l'altro nemmeno stavolta. Terminate le Nitto Atp Finals con la vittoria del Nostro e l'eliminazione del ragazzo di Murcia fin dai gironi, i due potrebbero trovarsi di fronte domenica a Malaga nella finale di Coppa Davis. Prima, però, Italia e Spagna dovranno fare percorso netto: gli azzurri (oltre a Sinner, anche Musetti, Berrettini, Bolelli e Vavassori) esordiranno giovedì alle 17 contro l'Argentina nei quarti di finale per vedersela poi eventualmente sabato contro la vincente di Australia-Stati Uniti. La Spagna sarà invece di scena già oggi contro l'Olanda per poi, in caso di successo, sfidare la migliore tra Canada e Germania.

Prima di immaginare insomma il duello dei duelli tra Sinner e Alcaraz c'è ancora parecchia strada da fare: sarà per di più a tutti gli effetti l'ultima settimana di tennis giocato nel 2024 e, come già visto a Torino, non tutti gli atleti hanno ancora la giusta dove di benzina nel motore. Tra questi, un bel punto interrogativo se lo porta dietro anche Rafa Nadal, arrivato al suo personalissimo «The last dance» prima del ritiro dalle scene agonistihe: «Ho giocato pochissimo ultimamente ma ho cercato di allenarmi il più possibile nell'ultimo mese e mezzo così ieri il maiorchino, probabilmente schierato in doppio -. Se sarò in campo, spero di controllare le mie emozioni. Non sono qui per ritirarmi, ma per aiutare la squadra a vincere».

Lo spirito è inevitabilmente quello di sempre, il corpo no ed è quest'ultimo ad avere detto «basta così»: «Mi sto godendo la settimana, non faccio caso al ritiro. Dopo questa settimana ci sarà un grande cambiamento nella mia vita, ma io sono solo molto emozionato e felice di essere qui. Ho la possibilità di ritirarmi nel mio Paese difendendone i colori e con il sostegno da parte di tutti. Il finale ideale? Non esiste: quelli di solito ci sono nei film di Hollywood. Il mio addio sarà quello che sarà: penso solo a fare in modo che la squadra possa aggiudicarsi la Coppa». Guerriero fino alla fine.

E innamorato del suo sport come prima e più di prima: «Non mi sono stancato del tennis, lo amerò per tutta la vita. Purtroppo non posso più competere al livello che vorrei: è una cosa che purtroppo ho dovuto accettare». Come ha già fatto Federer, che potrebbe anche presentarsi a Malaga per celebrare l'addio del suo amico/rivale.

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