Charles&Carlos coppia Mondiale: Ferrari non farla scoppiare

Giovani, ben assortiti e complementari. E nessuno vorrà fare il secondo: decisiva la gestione del team

Charles&Carlos coppia Mondiale: Ferrari non farla scoppiare

Il giorno dopo della Ferrari è quello in cui bisogna rimettere i piedi per terra e rispondere ai messaggi di complimenti che arrivano da tutto il mondo. L'errore più grande sarebbe quello di lasciarsi andare in festeggiamenti smodati dopo una doppietta attesa da 912 giorni. La squadra però è la stessa che non si è legata una pietra al collo negli anni scorsi, quelli in cui capitava spesso di arrivare al traguardo un giro dopo i migliori. È una squadra che si è costruita attraverso la sofferenza e sta imparando a non lasciarsi travolgere dalla felicità. «Per vincere il mondiale quest'anno serve la perfezione», ha detto Mattia Binotto. Chi non lo è stato in Bahrain ha pagato dazio. La Red Bull non è arrivata al traguardo, la Mercedes ha acchiappato il podio soltanto per grazia ricevuta.

La Ferrari in Bahrain ha sfiorato la perfezione. Tra qualifica e gara ha funzionato tutto: strategia, pit stop, prestazioni, consumo delle gomme, affidabilità e, ovviamente, i piloti. Una straordinaria vittoria di squadra con Charles e Carlos che hanno sfruttato al massimo quanto avevano a disposizione. «Dategli una macchina», si diceva dal giorno in cui salì per la prima volta su una Ferrari portandola in pole. Quando l'ha avuta non ha tradito le aspettative. «Abbiamo la miglior coppia del mondiale», continua a ripetere Binotto. Ha ragione. Non c'è altra coppia così bene assortita, giovane, complementare. Anche la rabbia di Sainz, battuto in qualifica e in gara, viene vista come qualcosa di positivo. Come il segnale di un pilota che non si accontenterà di arrivare secondo.

Sainz non farà il Barrichello per intenderci. Anche perché Leclerc non è ancora Schumacher verrebbe da aggiungere. Una cosa che la gente dimentica è però che ai tempi di Schumi neppure i vari Irvine, Barrichello e Massa avevano un contratto da seconda guida. Lo diventavano strada facendo, quando Michael li metteva sotto in pista. È quanto può accadere anche tra Leclerc e Sainz che presto annuncerà il rinnovo del contratto («L'accordo è stato già trovato, sta a noi metterlo nero su bianco», ha detto Mattia).

Leclerc ha qualcosa in più di Sainz. Carlos è un pilota da 7,5/8 sempre, Charles è un pilota che può alternare prestazioni da 10 a giornate da 4, con il particolare che le giornate da 4 sono sempre meno con il passare del tempo. Dopo aver chiuso il campionato scorso dietro al compagno di squadra che era un debuttante in Ferrari, Charles ha lavorato moltissimo su sé stesso. Sul fisico, sulla testa, sulla gestione delle emozioni e soprattutto della gara e delle gomme che erano il suo punto critico. In Bahrain è stato perfetto. L'ultimo errore lo ha commesso nel primo run in Q3 sabato, poi non ha più sbagliato neppure il colore delle mutande.

Se Binotto riuscirà a non far scoppiare la coppia la Ferrari avrà un'arma in più contro Max e soci. Un'arma che potrebbe davvero essere letale contro squadre più squilibrate (Max ha avuto raramente aiuti da Perez; Russell deve ancora crescere molto di fianco a Lewis).

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