Penultimo giro fasullo, amichevoli più o meno veritiere, il tredici di agosto non è domani ma quasi. La serie A cerca di capire lo stato dell'essere delle sue partecipanti, i campioni del Milan sono andati sul sicuro, senza sparare alla luna e puntando sui giovani, consapevoli di avere in casa i badanti, Ibra e Giroud e Kjaer per l'uso necessario allo svezzamento.
L'Inter ripensa all'incubo del recupero facile con il Bologna ma con il rientro di Lukaku sa di avere nuovamente l'uomo giusto al posto giusto per riacciuffare lo scudetto perduto. Non sta ugualmente bene il Napoli smembrato dalla proprietà che ha licenziato un uomo per reparto, togliendo a Spalletti i punti di riferimento, tattici e caratteriali e di grande esperienza, da Ospina a Koulibaly a Mertens e Insigne.
Quando si arriva alla Juventus si va di propaganda e non di certezze mentre chi sembra avere fatto cose serie è la Roma di Mourinho e Friedkin, in attesa di nuovi arrivi, tipo Wijnaldum che la inserisce di netto tra le contendenti.
Aggiungo la Lazio che è più completa e sarriana rispetto allo scorso campionato, Lotito ha speso ma resta l'interrogativo sul futuro di Milinkovic Savic.
Resta una considerazione generale sul livello e la qualità del nostro campionato rispetto a Liga, Premier e Bundesliga ma questo purtroppo sta diventando un film già visto, troppe volte (Tony Damascelli).
- Milan / Squadra che vince non si cambia ma De Ketelaere e Adli già pronti
- Inter / L'incognita Lukaku da inserire negli schemi
- Juventus / È una squadra poco "europea". E dopo Pogba stop McKennie
- Napoli / Adl ha venduto la spina dorsale. Tocca a Spalletti metterci la pezza
- Roma / La svolta di Mou: un "instant team" per competere con le grandi
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