Dani Alves dopo l'addio alla Juventus continua a pungere la sua ex squadra. Ai microfoni di Sky Sport durante il Gran Galà del Calcio organizzato dall'Aic di fatto l'ex giocatore della Signora parla dei motivi che lo hanno indotto a partire: "Il mio addio ai bianconeri? Avrei voluto fare di più ma sono andato via perché non hanno capito la mia voglia di salire di livello. Non ero felice come sono sempre. Ora invece sono felice al Psg perché in tutta la mia vita mi hanno insegnato che nel calcio si deve fare il meglio possibile e lì sono libero di farlo e mi fa felice". Insomma una critica abbastanza chiara e netta alla società bainconera. Dani Alves accusa la Juve, senza giri di parole, di non avergli dato la possibilità di poter esprimere un percorso di crescita prfessionale. Inevitabile anche un commento sul disastro azzurro che di fatto è costato alla Nazionale la partecipazione al mondiale di Russia 2018. Secondo il terzino del Psg il calcio italiano dovrebbe seguire il modello del Napoli: "Per la nazionale ad esempio il problema non è l'allenatore ma più generale, perché si è abbassato il livello. Dovrebbero prendere tutti esempio dal Napoli: mi piace tantissimo e questa visione che hala squadra di Sarri è utile per far migliorare il calcio".
Infine afferma che per interpretare al meglio il calcio moderno serve il divertimento. Una condizione che di fatto per Dani Alves è fondamentale. Proprio quel divertimento che a quanto pare è mancato nella sua esperienza a Torino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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