
L'Atalanta non sa più vincere: appena un successo nelle ultime 6 gare tra campionato e coppe. Il pari a reti bianche col Cagliari frena la Dea nella lotta Scudetto. Adesso vietato sbagliare martedì contro il Bruges.
Gasperini opta, infatti, per un robusto turnover in vista della Champions: dentro Toloi, Cuadrado, Sulemana, Ruggeri, Samardzic e Brescianini rispettivamente al posto di Djimsiti, Bellanova, De Roon, Zappacosta, De Ketelaere ed Ederson. Mentre il Cagliari risponde col trio Zortea-Deiola-Felici a sostegno di Piccoli, il grande ex della gara.
Spettatore interessato sugli spalti del Gewiss Stadium il ct della Nazionale, Luciano Spalletti, volato a Bergamo per visionare da vicino, oltre a Retegui e Carnesecchi già nel giro azzurro, proprio Piccoli insieme a Brescianini e Zortea. Il primo tempo è all'insegna dell'equilibrio. Ci prova Toloi a romperlo, ma la conclusione del difensore termina a lato. Per il resto l'estremo difensore rossoblù Caprile si rivela sempre attento sulle poche trame offensive bergamache. All'intervallo Gasp toglie l'evanescente Samardzic per inserire De Ketelaere e man mano che trascorrono i minuti spende tutti i cambi, lanciando pure i giovani Palestra e Vlahovic al posto dei deludenti Cuadrado e Retegui. Una girandola che, però, non sortisce gli effetti sperati.
L'unico sussulto arriva al minuto 60, quando Marchetti annulla il tap-in vincente di Brescianini, ravvisando la carica di Posch su Caprile.Nel finale Mina salva su CDK. Troppo poco per vincere, anche se Gasp a fine partita suona la carica: «Proveremo a vincere lo Scudetto, ma col Bruges sarà dura. Non basta vincere per passare. Ci servono i gol».
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