Errori "mondiali", quando Bettega bloccò gli acquisti di James Rodriguez e Hazard

Clamorosa indiscrezione emersa nelle ultime ore. E' saltato fuori come il colombiano James Rodriguez, Radja Nainggolan ed Eden Hazard sarebbero stati ad un passo dalla Juventus nel 2010. Il ds Secco aveva, infatti, bloccato i tre, concludento praticamente gli affari, salvo l'intervento di Roberto Bettega che bloccò le operazioni giudicando 15 milioni una cifra troppo elevata per i tre

Il tiro di James Rodriguez per il vantaggio colombiano
Il tiro di James Rodriguez per il vantaggio colombiano

Il mondiale brasiliano sembra aver definitivamente consacrato l'astro di James Rodriguez, che con la sua Colombia ha raggiunto i quarti di finale della manifestazione, un traguardo storico per i Cafeteros. Rodriguez, nato il 12 Luglio del 1991, nel 2010 sarebbe stato ad un passo dalla Juventus. Il talentuoso colombiano all'epoca giocava per il Banfield, in Argentina. Le sue prestazioni avevano impressionato il capo degli osservatori bianconeri, Renzo Castagnini, che aveva informato l'allora ds Alessio Secco.

I Bianconeri avevano proposto al Banfield un'offerta pari a cinque milioni di euro: l'affare naufragò perché Roberto Bettega disse no all'operazione, considerando il prezzo troppo elevato. Il Colombiano passò poche settimane dopo al Porto. Con la maglia dei 'Dragões' Rodriguez conquistò tre scudetti, tre supercoppe e una coppa nazionale. Nel 2013, a tre anni dal suo acquisto, i Lusitani lo hanno rivenduto al Monaco per 45 milioni di euro.

Estate del 2010 che, però, sarebbe stata ben più nefasta per i Bianconeri. Quell'anno infatti, oltre a Rodriguez la Juventus perse per sempre altri due campioni: i belgi Eden Hazard e Radja Nainggollan.

Il duo Castagnini-Secco aveva raggiunto un'intesa di massima con Lilla e Piacenza, proprietari rispettivamente dei cartellini dei due talenti di nazionalità belga. L'esborso previsto sarebbe stato pari a dieci milioni: sei per Hazard, quattro per Nainggolan. Anche in questo caso intervenne Il veto imposto da Bettega, che bloccò anche queste due operazioni.

Per un risparmio complessivo di 15 milioni di euro, la Juventus ha perso quindi tre protagonisti del Calcio mondiale, due sugli scudi in Brasile e che, attualmente, complessivamente avrebbero un valore che si avvicina indicativamente a dieci volte l'investimento inziale. Parliamo, giova ricordarlo, della gestione che preferì il danese Poulsen a Xabi Alonso e che spese 25 milioni per Felipe Melo, 13 per Tiago, 12 per Martinez e 8 per Almiron.

Tempi precedenti la rivoluzione in casa bianconera, che avrebbe portato alla presidenza Andrea Agnelli e la coppia Paratici-Marotta alla gestione sportiva, a questo punto verrebbe da dire, almeno per i tifosi bianconeri, per fortuna.

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