Per lui avevano invocato squalifiche, punizioni, financo la radiazione da ogni categoria di calcio professionistico. Ma per Eugenio Luppi, attaccante della squadra emiliana Futa 65 che tre settimane fa aveva fatto discutere tutta l'Italia esultando con il saluto romano dopo un gol segnato al Marzabotto è arrivata addirittura una punizione.
Un gesto sicuramente riprovevole, soprattutto in un paese la cui storia è segnata da una delle più efferate stragi naziste avvenute durante l'occupazione tedesca del nostro Paese nel corso della Seconda Guerra mondiale. Luppi, che aveva festeggiato la rete decisiva levando il braccio destro nel saluto fascista ed esibendo una maglietta della Repubblica Sociale italiana, è stato anche denunciato per apologia.
Ora però, come riporta la Gazzetta dello Sport, Luppi è passato dal Futa 65 al Borgo Panigale.
Si tratta di un salto di qualità non indifferente, perché significa abbandonare la seconda categoria e arrivare in Promozione, nonostante il Futa 65 l'avesse messo fuori squadra dopo quel saluto che aveva indignato tutta Italia. Il giocatore, che nonostante il polverone non è stato squalificato perché il suo gesto non è mai finito nel referto arbitrale.In molti si aspettavano una punizione. E invece è arrivata una promozione.
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