Ferrari e Hamilton, Ferrari e Senna. Epoche e campioni lontani, storie con un finale che potrebbe essere stavolta diverso.
Che il campione brasiliano fosse stato vicinissimo nel venire a Maranello, lo sappiamo ormai un po' tutti. Che Lewis Hamilton strizzi l’occhio alla Ferrari senza rovinare la sua lunga storia d’amore con Mercedes, anche: in particolare questo 2019 ha visto la Rossa e Lewis molte volte accostati. Ne avevamo parlato specialmente dopo il Gran Premio di Monaco in maggio, quando il ritiro di Vettel appariva un’ipotesi concreta.
Adesso, nell’ultima gara stagionale sul circuito di Abu Dhabi, mentre le scuderie guardano già al 2020, qualcuno ha soffiato sulla brace spenta: secondo la Gazzetta dello Sport, ci sarebbero stati due incontri tra Elkann e Hamilton quest’anno. Lewis avrebbe una profonda ammirazione per la storia della Ferrari e sarebbe andato alcune volte in fabbrica pranzando con Piero Ferrari, anche lui suo estimatore.
Un primo serio contatto risale al 2017, quando l’accordo su Vettel era in scadenza: poi Arrivabene, a quel tempo ancora al comando, decise di prolungare con il tedesco fino al 2020. Suscitando lo stupore dello stesso Lewis.
Arrivati sul circuito di Yas Marina, nelle conferenze stampa di ieri con i team principal, si è discusso della possibilità con Mattia Binotto: “Lewis è un pilota fantastico. Sapere che sia disponibile per il 2021 ci rende felici, ma è presto per ogni decisione. Per ora siamo contenti dei nostri piloti, ne parleremo a un certo punto della prossima stagione e capiremo cosa fare. Indubbiamente ci rende orgogliosi sapere che Hamilton sia interessato ad un futuro con noi: nel 2020 comunque faremo di tutto per impedirgli di vincere il settimo Mondiale”.
Un ipotetico scenario di Lewis in Rosso lascerebbe il posto da prima guida libero in Mercedes: Max Verstappen diventerebbe il primo candidato guardando al futuro e alla giovane età, ma c’è da considerare l’opzione Vettel. Il campione tedesco ha più volte smentito di voler abbandonare il Circuis e la buona amicizia che lo lega con Toto Wolff potrebbe dargli l’occasione di ripartire in una scuderia che è sembrata, più di una volta, a lui più famigliare della stessa Ferrari.
Un naturale rimescolamento dei volanti che in ottica 2021 appare più che lecito, dopo la staticità degli ultimi anni, soprattutto nei top team.
Ora, realisticamente bisogna considerare due fattori: il primo, la voglia di cancellare rumor, malignità e dispetti collegati alla vicenda delle power unit. Questo gossip è salutare per l’occasione, tirato nuovamente fuori dal cilindro ora, appare più che mai consono.
L’altro, quello che apre la discussione sulle reali necessità di questa Ferrari: è vero, Hamilton è un campione di altissimo livello, ma è questo realmente ciò che manca alla Rossa per vincere di nuovo?
Il matrimonio sicuramente sarebbe un qualcosa di unico a livello mediatico e di sponsorizzazioni, ma c’è da considerare anche i (pochi) difetti del pilota: un personaggio che durante i gran premi spesso ha necessità di un supporto stabile dal muretto, senza indecisioni, che lo tranquillizzi sulle condizioni di una vettura che vuole sentire non al top per caricarsi. Una monoposto che rischierebbe di trovare realmente “non al top” al suo arrivo in Ferrari: avrebbe la forza come Schumacher tanti anni prima di lui, di portarne il peso? O finirebbe a svincolarsi dalla squadra come più volte fatto da Alonso?
In ultimo, la grande questione Leclerc: il pilota monegasco ha la stoffa reale del
campione, l’ha dimostrato in più di un’occasione quest’anno. Affiancarlo a un personaggio del calibro di Hamilton, ne oscurerebbe il valore e magari la voglia di restare, sentendosi considerato di nuovo, un semplice gregario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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