La Fiorentina ce l'ha fatta. Dopo una partita incredibile, tra emozioni, svarioni e occasioni, ce l'ha fatta: mercoledì 29 maggio ad Atene potrà provare di nuovo a vincere la Conference League.
Un traguardo tanto meraviglioso quanto sudato, perché ieri a Bruges è successo di tutto, con i padroni di casa che passano presto in vantaggio e poi inizia quella che sembra una maledizione per la Viola, con clamorosi errori sotto porta e addirittura tre legni colpiti. La palla dunque sembra proprio non voler entrare, con i rimpianti che già si vedono all'orizzonte, non solo per la mole di chance sprecate, ma anche per il 3 a 2 del Franchi in 11 contro 10. Alla fine, però, come all'andata, l'uomo della provvidenza lascia il segno: a Firenze Nzola segna il gol vittoria, ieri conquista il rigore decisivo, realizzato da Beltran. Ora la testa è al 29 maggio: quel giorno, contro la vincente tra Olympiacos e Aston Villa, ci sarà un appuntamento con la storia.
E a proposito di appuntamenti con la storia, stasera la Dea può conquistare la sua prima finale europea. I pronostici sono a favore, ma il match contro il Marsiglia è tutto fuorché scontato: l'1 a 1 di una settimana fa lascia aperta ogni eventualità. «È la gara più importante di sempre» dice il Gasp, per questo in campo andranno i migliori. L'OL, nonostante sia nono in campionato, non è un avversario da sottovalutare e, oltre all'aspetto tecnico-tattico, arriva a Bergamo riposata: la Ligue1 le ha concesso un weekend «libero» per permetterle di prepararsi al meglio. La Roma è invece chiamata a un'impresa, una di quelle che entrerebbero negli annali, un po' come quella con il Barcellona di sei anni fa. E proprio quel precedente deve spingere i giallorossi a gettare il cuore oltre l'ostacolo. Perché il Bayer non solo gioca un gran calcio, ma quest'anno non ha mai perso e ha conquistato la sua prima Bundesliga e la finale di Coppa di Germania. C'è fiducia nell'ambiente: i tedeschi hanno già pubblicato le informazioni per acquistare i biglietti per l'ultimo atto di Dublino dell'Europa League. Per le aspirine è una stagione incredibile: in caso di rimonta dello 0 a 2 dell'Olimpico saremmo davanti a qualcosa di epico.
De Rossi ci crede: «Ho fiducia, non c'è più margine di errore». E ci proverà con un Dybala in più: la Joya dovrebbe esserci e toccherà a lui, insieme a Lukaku, a guidare la Roma verso un'impresa che, come per la Viola ieri e l'Atalanta oggi, sarebbe storia.
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