La Fiorentina vince e si candida al Tricolore

Vittoria della Viola che chiude il 2015 sognando lo scudetto. I gol di Kalinic e Ilicic piegano il Chievo

La Fiorentina vince e si candida al Tricolore

La Fiorentina torna a vincere dopo i ko con Juve e Carpi e chiude il 2015 al secondo posto insieme al Napoli continuando ad alimentare i sogni dei suoi tifosi e del presidente Andrea Della Valle che lascia lo stadio soddisfatto. I viola, con i gol di Kalinic e Ilicic nel primo tempo, riscattano così la delusione per l'uscita inattesa dalla Coppa Italia superando una delle squadre fra le più in forma, ovvero quel Chievo reduce da due vittorie consecutive.

Alla Fiorentina basta il primo tempo per mettere il sigillo sul match: già vicina al gol in apertura con Alonso e Ilicic, sblocca il risultato dopo 20 minuti riuscendo così a neutralizzare il pressing continuo che il Chievo stava operando per togliere spazio e inventiva agli avversari. E' Bernardeschi a innescare Kalinic che tira di destro, da posizione angolata, con il pallone che finisce tra le gambe del portiere veneto. Poco dopo i viola sfiorano il raddoppio con Ilicic su punizione. Raddoppio che lo stesso sloveno, ancora ben imbeccato da Bernardeschi, realizza al 32' con un gran tiro a girare su cui, complice anche una leggera deviazione di Gamberini, nulla può Bizzarri. A questo punto i viola hanno in mano il match, il Chievo prova una reazione ma alla fine Tatarusanu uscirà dal campo senza aver fatto una sola vera parata. Mentre la squadra di Sousa va vicina altre volte al gol, sia prima dell'intervallo (sempre con Kalinic) sia nella ripresa con Borja Valero e Vecino sui quali si oppone Bizzari riscattando in parte l'errore fatale nel primo tempo.

I cambi fatti da Maran, che aveva vinto le ultime due trasferte contro Carpi e Frosinone, non partoriscono invece gli effetti sperati per il suo Chievo: gli innesti prima di Inglese (per Meggiorini) poi di Rigoni e infine di Pepe per Radovanovic e Birsa non aiutano la squadra ad essere più incisiva a parte qualche affondo. La Fiorentina è stanca ma anche dopo aver perso Ilicic per una botta alla testa (dentro Mati Fernandez) continua a tenere sotto controllo gioco e partita con il suo ormai proverbiale giro palla.

La curva Fiesole, dopo uno striscione per ricordare il cantante fiorentino Riccardo Marasco scomparso in questi giorni (omaggiato anche dal club viola con un messaggio dall'altoparlante), dedica un coro pieno d'affetto a Pepito Rossi che si scalda ma alla fine non entra. E il suo addio a gennaio non è più solo un'ipotesi.

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