Il 2017 della nazionale di volley è un annus orribilis, con l'ultimo posto in World league (due vittorie su 9) e l'uscita ai quarti degli Europei, senza vincere un set contro il Belgio, mai arrivato nemmeno a una semifinale. Blengini ha lasciato Civitanova, continuerà solo con l'Italia, a preparare il mondiale del prossimo anno condiviso con la Bulgaria, con finale a Torino. In Polonia si è avuta la conferma della timidezza del martello Antonov, di un Lanza che quando dev'essere trascinante fatica. Giannelli è stato super al servizio, non sempre illuminato in regia. Benino i liberi, la scelta di impiegare anche il secondo, Balaso, non ha pagato. Al centro benino Daniele Mazzone, Piano nella serata chiave è sparito. Idem Vettori. Nel 2013 era il miglior attaccante del mondo, poi è tornato un giocatore normale.
La parabola di Blengini somiglia alla traiettoria di Berruto, che anzi era più continuo, nei podi. Fra due anni gli Europei saranno a 24 squadre divisi tra Francia, Slovenia, Belgio e Olanda: le grandi rassegne vanno sempre più in questa direzione.
A livello continentale l'Italia deve sempre puntare al podio, si potrebbe persino accontentare di una semifinale. Per Tokyo 2020, invece, solo Buti non avrà l'età (37), ma il ritorno di Zaytsev a 33 non basterà per essere competitivi.Vanni Zagnoli
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