Gli Europei 2020 stanno regalando spettacolo in campo ma sono gli argomenti extracalcistici a prendersi maggiormente la scena in questa manifestazione. L'inginocchiarsi prima del fischio di inizio delle partite ha fatto rumore tanto quanto la richiesta del sindaco di Monaco di Baviera, negato dall'Uefa, di poter colorare di arcobaleno l'Allianz Arena prima di Germania-Ungheria, in segno di solidarietà al movimento LGBT.
Il capitano della Germania Manuel Neuer si è presentato in campo, autorizzato dall'Uefa, con la fascia di capitano color arcobaleno e Leon Goretzka al gol del 2-2 che ha qualificato i tedeschi eliminando gli ungheresi ha esultato mimando il cuore con le due mani, sempre in favore del movimento LGBT e per pungere i tifosi avversari che hanno intonato per tutto il tempo: "Germania, Germania omosessuale". Anche le squadre di club hanno voluto mostrarsi solidali su questo tema delicato con Barcellona, Juventus, Milan, solo per citarne alcuni, che hanno colorato di arcobaleno il loro logo sui social network.
Lega Serie A sì colora a metà
Anche la Lega Serie A si è mostrata sensibile a questa tematica ma non ha colorato proprio tutti i loghi delle sue pagine Twitter. Secondo quanto riportato da Fanpage.it, la versione italiana, inglese e spagnola sono state colorate, quella araba invece no. Motivo? Probabilmente perché in alcuni paesi del mondo arabo, se non in tutti, l'omosessualità è reato. Questo può essere assolutamente considerato un errore dato che se un gesto viene fatto andrebbe esteso completamente. Tra l'altro, la finale di Supercoppa Italiana Inter-Juventus dovrebbe disputarsi proprio in Arabia Saudita nelle prossime settimane.
Social roventi
Sui social network il tema è stato ampiamente dibattuto con attacchi alla decisione della Lega di non colorare di arcobaleno anche la pagina Twitter araba: "Anche alla Lega calcio piace vincere facile", "Questo dovrebbe farvi capire che è solo un teatrino atto a farsi pubblicità ma quando c’è da esser seri si tirano indietro.
Comunque un motivo in meno per non seguire il calcio" e ancora: "Paraculaggine e ipocrisia, non le sopporto queste cose", "Voi li volete tutti qui da noi", "Che bello il calcio dei tifosi", solo per citarne alcuni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.