"Ora torneremo a Milano e in maniera serena cercheremo di pianificare eventualmente il futuro dell'Inter con o senza di me, questo si vedrà", queste parole di Antonio Conte unite a tante altre sanno di addio anticipato al club nerazzurro e dopo un solo anno dal suo avvento sulla panchina del club meneghino. Eppure al termine della finale di Europa League persa per 3-2 contro il Siviglia di Julen Lopetegui il presidente Steven Zhang si era detto comunque soddisfatto del lavoro fatto dalla squadra in questa stagione complicata per tutti per via della pandemia da coronavirus che ha travolto il mondo intero: "Il bilancio è comunque positivo, il nostro percorso ci ha permesso di andare in finale e giocare una partita storica. Stiamo facendo tutti un ottimo lavoro, vincere o perdere fa parte del calcio, ma arrivare in finale ci rende ottimisti".
Incontro per dirsi addio e poi Allegri?
Questo tanto atteso incontro dovrebbe avvenire non più tardi di lunedì/martedì anche perché l'Inter avrà poi bisogno di annunciare eventualmente il sostituto visto che la nuova stagione è ormai alle porte e ci sarà poco tempo per svolgere una preparazione adeguata. Tutto porta a pensare che se le strade del club di viale della Liberazione e di Conte dovessero separarsi si punterà decisi su un tecnico esperto capace di vincere sei scudetti tra Milan e Juventus: Massimiliano Allegri ancora libero sul mercato e desideroso di rimettersi in pista dopo l'anno sabbatico. Il tecnico toscano conosce bene Giuseppe Marotta amministratore delegato dell'Inter che è pronto a sferrare l'attacco in caso di addio, quasi certo, del tecnico leccese.
Lo sfogo di Conte post Atalanta-Inter aveva fatto drizzare le antenne a tutti gli addetti ai lavori e ai tifosi nerazzurri che avevano letto parole d'addio nelle sue interviste per vie di alcune divergenze con la società difficili da appianare che sono emerse durante il corso della stagione. L'intervista fiume di ieri sera, poi, non ha fatto altro che confermare come l'intenzione del tecnico leccese sia quella di lasciare soprattutto se non si troverà un'intesa con la società per cambiare alcune cose che non hanno funzionato, a suo dire, in questa stagione che resta comunque positiva per i colori nerazzurri. Allegri è pronto a portare la sua esperienza al servizio di una squadra già collaudata e che farà un mercato adeguato per colmare ulteriormente il gap in Italia con la Juventus e in Europa con le grandi che si contendono l'Europa League.
Curriculum pesante
Il 53enne di Livorno non ha solo vinto sei scudetti ma anche quattro coppe Italia e tre Supercoppe Italiane tra Milan e appunto Juventus con 11 titoli conquistati con i bianconeri e due con i rossoneri. Oltre ai tanti sigilli nazionali Allegri ha raggiunto due volte la finale di Champions League, con la Vecchi Signora, perdendo però entrambe le volte le finali rispettivamente contro il Barcellona per 3-1 nel 2015 nella finale di Berlino e nel 2017 a Cardiff contro il Real Madrid di Zinedine Zidane e Cristiano Ronaldo che si impose con un nettissimo 4-1. Se dovesse essere scelto lui per il dopo Conte si cercherà di dare continuità al lavoro svolto in questa stagione e di non stravolgere una rosa che ha dimostrato di essere competitiva e di aver bisogno di qualche puntello nei posti giusti.
Le alternative
Attualmente il tecnico dell'Inter è ancora Antonio Conte ma si sa che nel calcio le cose possono cambiare da un momento all'altro e le sue parole di ieri sera, unite a quelle di 20 giorni fa, non fanno presagire a nulla di buono.
Allegri è la prima reale alternativa in casa nerazzurra ma attenzione a Mauricio Pochettino attualmente libero sul mercato e ad altri outsider che potrebbero anche stuzzicare la fantasia della dirigenza come Maurizio Sarri anche lui senza squadra dopo l'esonero subito dalla Juventus. Questa ipotesi, però, sembra più fantapanchina e ora si attendono solo le prossime ore per sapere che ne sarà della panchina nerazzurra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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