Sinisa Mihajlovic ancora una volta ha dimostrato di essere un grande combattente, un uomo di personalità e soprattutto di grande dignità. Dopo 41 giorni di cure in ospedale per cercare di arginare e sconfiggere la leucemia, il 50enne serbo ha deciso di fare una sorpresa ai suoi ragazzi del Bologna presentandosi nel ritiro di Verona e sedendosi in panchina per la sfida contro l'Hellas terminata 1-1. L'ex allenatore del Milan è entrato in campo per ultimo ma ha potuto sentire tutto l'affetto e il calore degli oltre 3.000 tifosi del Bologna presenti al Bentegodi con anche il pubblico di casa che lo ha sonoramente applaudito.
Mihajlovic ha incassato complimenti e solidarietà da parte di tutto il mondo calcistico, sportivo e non solo con il suo medico il professor Michele Cavo che ai microfnoi dell'Ansa ha spiegato: "Devo dare merito al paziente, che ancora una volta è stato scrupoloso e si è attenuto perfettamente alle raccomandazioni". Il primario di Ematologia dell'ospedale Sant’Orsola di Bologna, ha poi continuato: "Posso anche ritenere che quello che è avvenuto ieri non sia un episodio isolato e mi riferisco alla possibilità di essere in campo. Per contro ci saranno altri momenti, quando seguirà altri cicli di terapie, in cui questo, invece, non sarà possibile”.
Ovviamente il tecnico rossoblù ha anche ricevuto due messaggi importanti e sui social dalla figlia Viktorija e dalla moglie Arianna Rapaccioni: "I guerrieri si riconoscono da lontano, my love".Segui già la pagina di sport de ilGiornale.it?
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