Milan, i conti tornano

Dietro al Diavolo che corre, la condizione fisica e il rendimento di Fofana e dei ribelli Theo e Leao. E l'ultimo bilancio conferma la salute del club

Milan, i conti tornano
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I sei giorni che hanno capovolto il mondo Milan hanno una spiegazione calcistica. Dai 2 punti in 3 partite (Torino, Parma, Lazio) ai 9 in 3 partite (Venezia, Inter e Lecce) toccando quota 11 in classifica, sembra passato un secolo e invece ci sono appena 6 giorni di differenza. La spiegazione razionale è molto semplice e sorvola gli aspetti folcloristici tipo la grigliata di Milanello o i colloqui di Fonseca dopo il Liverpool per approdare su temi più concreti. La condizione fisica cresciuta è uno dei fattori segnalato dallo stesso tecnico portoghese che ha così sottolineato il contributo finalmente prezioso offerto dagli ultimi arrivati (a eccezione di Pavlovic, soppiantato per ora nelle scelte, da Tomori e in particolare dal lanciatissimo Gabbia). In quest'ultimo elenco spicca l'identità di Fofana, centrocampista con caratteristiche difensive applicato alla difesa rossonera come una serratura di sicurezza. Nell'anagrafe (francese), nella struttura fisica e in particolare nella posizione ritagliatasi sembra la riedizione moderna di Marcel Desailly, inventato da stopper a centrocampista in coppia con Albertini dal Milan degli anni '90 con Capello in panchina. Da Roma (Lazio), presenza insostituibile, Fofana si nota sempre con maggiore rilievo anche se non finisce nelle combinazioni offensive.Poi c'è l'ex coppia dei ribelli, ribattezzata Theao, crasi di Theo e Leao, che ha preso a pedalare come ai vecchi tempi. Il francese, ieri, grazie al 29esimo sigillo, ha tagliato un traguardo simbolico: ha raggiunto Paolo Maldini che andò a colloquio con lui a Ibiza per convincerlo a lasciare il Real Madrid e a trasferirsi al Milan con la promessa che «sarebbe diventato tra i più forti al mondo in quel ruolo». Proprio Maldini ha risposto alla prodezza di Hernandez con la seguente frase su Instagram: «Hai impiegato 5 anni per raggiungermi, io ne ho dovuto attendere 25». Ancora più importante è la frase sul futuro regalata dallo stesso Theo: «Qui sto molto bene e i tifosi mi amano». A Leao poi Fonseca ha riservato un trattamento inatteso: gli ha messo al braccio la fascia da capitano così da coinvolgerlo direttamente anche nella gestione arbitrale delle partite, compito svolto sotto voce da Matteo Gabbia, un'altra sorpresa in materia di personalità e rendimento.

Di pari passo con il team ci sono anche i conti del club che ha chiuso con un secondo consecutivo attivo (4 milioni) l'ultimo bilancio al netto dei 100 milioni investiti sul mercato grazie ai ricavi che sono saliti vertiginosamente a quota 457 milioni (più 13% rispetto al precedente, senza i profitti delle coppe) e alla plus-valenza ottenuta dalla cessione di Tonali.

Ma il dato più significativo che certifica la salute finanziaria del Milan versione RedBird è dato dal patrimonio netto salito dai 177 milioni del 2023 ai 196 milioni del 2024.

Sembrano solo numeri, invece sono squilli di tromba nello scenario calcistico italiano.

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