Correva l'anno 1938. L'Italia si era appena laureata bi-campione del mondo in Francia. E sempre in Francia, Gino Bartali aveva stroncato la concorrenza conquistando il suo primo Tour. Da allora sono passati 81 anni. Quasi un secolo di (tante) vittorie e (poche) sconfitte per il Milan, che dopo lo stop casalingo con la Fiorentina si trova a ridosso della zona retrocessione.
Perché citare il 1938? Il motivo è presto detto: era da esattamente 81 anni che il Diavolo non partiva così male in campionato. Per i rossoneri di Giampaolo, a forte rischio esonero, appena 6 punti in altrettante giornate, frutto di 2 vittorie e 4 sconfitte. Per l'allora Associazione Calcio Milano, invece, 2 pareggi e 4 sconfitte. Ma la sostanza non cambia. I numeri, nella loro freddezza, danno il senso del momento no dei rossoneri.
Basta vedere la classifica. Cominciamo dalla media punti: da salvezza o poco più. I 6 punti accumulati da Romagnoli e compagni, frutto dei successi contro Brescia e Verona, proiettati di qui a fine stagione diventerebbero 38. La stagione scorsa, al termine del campionato, furono 68, quasi il doppio. Il Milan segna poco, pochissimo. Appena 4 gol, a pari merito con Verona e Sampdoria. Solo l'Udinese, a quota 3, ha fatto peggio. In compenso, però, i friulani hanno subito 5 gol contro gli 8 dei rossoneri. L'anno scorso il Milan aveva segnato 10 gol subendone 9, come 9 erano i punti in graduatoria. Oggi i rossoneri sono al 16° posto.
Preoccupa anche il dato sui cartellini. Il Milan ha già collezionato 18 gialli e 3 rossi, rispettivamente una media di 3 e 0,5 a partita. Segno del nervosismo che pervade i calciatori rossoneri, i più "cattivi" della Serie A insieme a Bologna (22 gialli ma solo 1 rosso) e Verona (12 cartellini gialli e 3 rossi). Discreti i dati su possesso palla medio (56,1%) e precisione nei passaggi (86,5%), resi inutili però dal numero di tiri in porta effettuati: appena 22, meglio solo di Spal (19), Torino e Parma (20).
Non va meglio il dato sulle modalità dei gol. Su 4 reti, 2 sono arrivate su rigore. 1 sola su azione manovrata e appena 1 assist (Milan ultimo con Verona e Samp). E il Diavolo non può neppure appellarsi più di tanto alla sfortuna. A compensare i 3 pali/traverse colpiti è il dato sui legni subiti: 4, solo la Roma ne ha "incassati" 5, a fronte però di altrettanti centrati. Deficitari anche i numeri sui chilometri medi percorsi a partita, appena 105: in questa classifica gli uomini di Giampaolo si lasciano dietro solo Sassuolo, Torino, Samp, Napoli e Genoa.
Nella stagione 1938/1939, al termine del girone d'andata il
Milan era addirittura ultimo. Poi si riprese, cambiando più volte il direttore tecnico - così si chiamava allora il mister - e salendo fino al 9° posto. Piazzamento che però non basterebbe al Diavolo di oggi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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