La trasferta a Cagliari vietata ai tifosi napoletani continua a sollevare polemiche in città. I tifosi del Napoli hanno espresso la loro delusione in diversi striscioni apparsi in centro e non hanno lesinato accuse alla società di De Laurentiis, “colpevole” di aver taciuto di fronte alla decisione del Casms, l’organismo di controllo e vigilanza sulle manifestazioni sportive, di “chiudere” ai supporters azzurri le porte della Sardegna Arena di Cagliari.
Sull’ultimo striscione, gli ultras hanno scritto: “Il Casms nega libertà alla nostra città, nemmeno una parola da parte della società”. Però la dirigenza del Napoli, stavolta, ha ritenuto opportuno replicare alle parole dei tifosi.
A Radio Kiss Kiss, come si legge sul sito ufficiale della squadra, Alessandro Formisano – che riveste la carica di head of operation nella società di De Laurentiis – ha spiegato che “la trasferta di Cagliari è stata vietata per ragioni che non hanno nulla a che vedere con la discriminazione territoriale; una decisione presa dal Prefetto di Cagliari, sulla quale nessuna squadra di calcio può intervenire, anche perché, ricordo che queste decisioni spettano unicamente agli organi competenti, in primis l’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive del Ministero degli Interni”. E ha affermato: “Tutti devono sapere che il Napoli ogni santo giorno fa tutto quello che è nelle proprie possibilità e si siede a tutti i tavoli istituzionali e nei contesti qualificati, affinchè i nostri tifosi possano viaggiare in tutte le trasferte possibili”.
Nel frattempo, in vista della delicata sfida
di sabato sera al San Paolo tra gli azzurri di Sarri e la Roma di Di Francesco, è arrivato il divieto di trasferta ai supporters giallorossi disposto dal Prefetto di Napoli anche per i possessori della tessera del tifoso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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