Che l'Inghilterra non abbia mai avuto un feeling particolare con l'Europeo lo si è visto in modo evidente tre anni fa a Wembley, in finale con l'Italia. Ma l'idiosincrasia tra gli inglesi e il torneo continentale ha avuto almeno altri due apici e uno dei più dolorosi è certamente quello del 1968, quando l'Inghilterra campione del mondo in carica pretende anche la corona di regina d'Europa, salvo schiantarsi in semifinale contro quella Jugoslavia di cui oggi la Serbia è erede designata. Gli inglesi se la vedono a Firenze contro gli slavi, presentati come vittime predestinate di Charlton e compagni. Ma dopo aver dominato quegli anni, i britannici cominciano a dare segni di stanchezza: già nel girone era arrivata l'atroce beffa casalinga con la Scozia, poi rimediata, ma il doppio successo sulla Spagna nei quarti e la coppa dei Campioni conquistata dallo United a una settimana dalla semifinale europea, danno fiato agli ottimismi.
Pochi giorni prima del match di Firenze, la squadra di Alf Ramsey va però ko in amichevole con la Germania Ovest e soprattutto perde per infortunio due pedine fondamentali come il mediano sdentato Nobby Stiles e il bomber della finale mondiale Geoff Hurst. Contro la Jugoslavia vanno in campo comunque 7 campioni del mondo, tra cui i due leader Moore e Charlton, i due grandi Bobby nazionali. Ma quella di Firenze è un'Inghilterra incredibilmente fallosa: anche senza Stiles, i britannici aggrediscono letteralmente gli slavi. Dopo nemmeno 5 minuti Hunter azzoppa Osim, che per tutta la partita camminerà a mala pena. Ma anche Mullery e Hunt non scherzano, mentre Newton rischia il rigore su Petkovic.
La Jugoslavia invece vola sulle ali Petkovic e Dzajic. Una squadra di palleggiatori che anticipa persino le ripartenze dal basso tanto di moda oggi con Holcer e Paunovic. E l'Inghilterra si arrende a un gol di Dzajic che anticipa Moore all'86' e conquista la finale con l'Italia. Gli inglesi invece perdono anche la testa e Alan Mullery, mediano del Tottenham sostituto di Stiles, sferra un calcio a Trivic sotto gli occhi dell'arbitro Ortiz de Mendebil che lo spedisce negli spogliatoi. Fatto epocale per la Nazionale della regina, visto che Mullery è il primo espulso in 424 partite di storia dei bianchi. E in Inghilterra farà molto più scalpore questo evento dell'eliminazione. L'Inghilterra ha perso la sua reputazione, scrivono i tabloid.
Un'onta che verrà attenuata solo nel '96 quando il rigore sbagliato da Southgate in semifinale con la Germania, ancora a Wembley, diventerà ancora più atroce. Un destino che perseguiterà Southgate anche da ct nel 2021 e che da questa sera cercherà di esorcizzare.
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