Il "regalo" di Van Aert non è da campione

Il belga non onora la corsa e lascia il successo al compagno Laporte

Il "regalo" di Van Aert non è da campione

Tutto bello, molto bello, fin troppo. Peccato solo per un finale da libro cuore stucchevole quanto imbarazzante. Wout Van Aert, vincitore giovedì ad Harelbeke, ha dimostrato anche ieri alla Gand-Wevelgem di essere una spanna sopra a tutti (mancavano Pogacar e Van der Poel, però). Fa quello che vuole, a tal punto da portarsi dietro anche il compagno di squadra Christophe Laporte, secondo un anno fa alle spalle dell'eritreo Girmay e ieri premiato dal suo capitano che gli ha di fatto regalato la corsa.

In un ciclismo bello e spettacolare come quello che stiamo vivendo in questi anni, dove i protagonisti se le danno di santa ragione in tutte le corse e i capitani non giocano a nascondersi, quella di ieri è chiaramente una nota stonata. Regalare una Gand, una delle classiche del nord più ambite in questo modo, non è da grandi corridori. Non ne esce bene Wout Van Aert, che non onora una corsa che ha vinto due anni fa. Non ne esce bene Laporte che vince una corsa che non avrebbe assolutamente vinto. Ne esce a pezzi una squadra (la olandese Jumbo Visma) che manca di rispetto a tutti, in particolare ai tifosi belgi che attendono il loro beniamino e invece si vedono passare davanti al naso un transalpino. In questi ultimi tempi c'è chi ha criticato Tadej Pogacar, reo di essere troppo ingordo. Personalmente viva l'ingordigia di Tadej! che vince quando gli si presenta l'occasione per farlo e non regala niente a nessuno: questo è da sempre l'unico modo per rispettare gli avversari.

Amara, invece, la Gand-Wevelgem per Filippo Ganna.

Il 26enne piemontese della Ineos-Grenadiers, secondo alla Sanremo, era al secondo impegno al Nord dopo il 10° posto di venerdì ad Harelbeke, quando a 143 km dalla conclusione in località Leisele, il primatista dell'Ora è rimasto coinvolto in una caduta in una giornata resa più dura dalle condizioni atmosferiche (vento e pioggia) ed è stato costretto al ritiro. «Ha colpito il ginocchio destro nell'incidente e ha un lieve gonfiore ha spiegato in una nota la Ineos-Grenadiers) ma non ha segni di frattura o danno muscolare».

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