Un punto di riferimento. L'uomo salvezza. La Roma, dopo aver conquistato appena 13 punti in 12 partite e gli esoneri di De Rossi prima e Juric poi, riparte da Claudio Ranieri. Per il tecnico sarà la terza esperienza sulla panchina dei giallorossi. La prima nel 2009-10, quando subentrò a Spalletti al termine della seconda giornata e sfiorò lo scudetto (con una media di 2,22 punti a incontro) contro l'Inter di Mourinho (che conquistò il triplete proprio in quella stagione). Poi è subentrato ancora nel 2019 (quando disse che «se la Roma chiama devo dire di sì») a 12 giornate dalla fine. Venne chiamato per raddrizzare la stagione e cercare la qualificazione in Champions (che non centrò).
Ieri, a Londra, ha trattato a lungo (circa 4 ore) con i Friedkin. Loro stessi erano indecisi se puntare su un tecnico straniero (come Potter o Terzic) o su un italiano e, possibilmente, romanista. Alla fine avevano scelto Vincenzo Montella, ma la federazione turca per liberarlo voleva circa un milione di euro e lui non sarebbe arrivato prima della metà della prossima settimana. Troppi ostacoli, in un momento che a Trigoria è già critico. Per questo martedì sera è si è deciso di virare su Ranieri, che oggi dirigerà il primo allenamento della squadra.
Sarà un traghettatore, ma voleva delle garanzie dai Friedkin: al termine della stagione vorrebbe entrare in società come dirigente, cosa particolarmente apprezzata dai tifosi che da mesi contestano al club proprio l'organigramma troppo scarno. Poi voleva avere carta bianca su Dybala. Lo farà giocare dove vuole lui, quando lo decide lui. Trovato l'accordo Ranieri ha firmato (l'annuncio ufficiale arriverà oggi), galvanizzato dalla nuova missione: «Se mi sono preso una bella gatta da pelare? - ha scherzato -. Mi hanno chiamato per questo. Pronti! Arrivano i nostri».
In carriera è il suo 11° subentro, solo in tre occasioni non ha funzionato. Il commissario tecnico della nazionale italiana Luciano Spalletti è convinto che possa fare bene: «Ha tutto per sistemare le cose». Sullo sfondo resta sempre la possibile vendita del club. Consapevoli delle difficoltà nell'ottenere l'ok definitivo per costruire lo stadio di proprietà, grande obiettivo della proprietà, i Friedkin sono pronti ad ascoltare proposte e lasciare il testimone ad altri. Intanto però devono raddrizzare la stagione, mentre nelle radio locali in molti parlano, con seria preoccupazione, addirittura dell'ipotesi retrocessione. Esasperazione da tifosi, ma una sterzata va data. «Bentornato a casa mister! E grazie ancora una volta», ha scritto Rosella Sensi sui social.
Lei la prima di tre presidenti a scegliere Ranieri in un momento di difficoltà. Le prime tre partite saranno contro Napoli, Tottenham (gli inglesi in Europa League) e Atalanta. Non un compito facile. Ma che per amore della Roma Ranieri ha comunque accettato.
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