Sinner, la forza e il sorriso. "Ora voglio anche divertire"

A Wimbledon Jannik liquida in tre set il bombardiere Shelton. Paolini avanti grazie al ritiro della Keys

Sinner, la forza e il sorriso. "Ora voglio anche divertire"
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A Wimbledon tuona, ma ormai il tennis italiano non ci fa più caso. Perché proprio quando il temporale ha cominciato a tempestare su Londra, il tetto del campo numero 1 ha resistito all'assalto Usa regalandoci un altro giorno da ricordare. È quarti di finale per Jannik Sinner (l'ottavo di fila negli Slam e il terzo consecutivo a Church Road dove ora troverà Medvedev, avanti grazie al ritiro di Dimitrov), è quarti di finale per Jasmine Paolini, a cui la Dea Bendata ha voluto dare un premio per la sua straordinaria stagione. Poi, oggi (ore 12), c'è pure Musetti con Mpetshi Perricard, è chissà se sarà davvero record.

Domenica con i fulmini, insomma, quella che una volta era la terra di mezzo in cui l'All England Club chiudeva le porte per rispetto delle festività. Ieri invece è stata battaglia, e soprattutto Jannik ha rischiato di andare per le lunghe contro Ben Shelton, il giovane (più di lui) mancino bombardiere che minacciava pure lui una grandinata, ma di ace. E invece per un set e mezzo non c'è stata storia, fino a quando però Sinner ha mostrato un crepa, forse distratto da una scivolata che ha indolenzito il polso sinistro. Prima dunque è stato show (con anche un punto vinto colpendo da sotto le gambe), poi un po' di ansia, spenta rimontando lo 0-3 del terzo e poi salvando i tre set point dell'americano, che ha finito per cedere il tie break con un doppio fallo. Dunque 6-2, 6-4, 7-6 e centesimo quarto di finale in uno Slam nella storia del tennis tricolore: «Il match si è fatto difficile - ha detto alla fine Jannik - e rischiava di prolungarsi». Per fortuna però il numero uno del mondo non conosce lo stress, e lo fa vedere: «Sorrido in campo? Col mio team ci divertiamo tanto per essere qui a giocare partite come queste, e poi noi giocatori vogliamo fare spettacolo: quando la partita è bella si divertono tutti, per questo è importante sorridere ed essere felici».

Un po' meno, ma per rispetto, ha sorriso Jasmine, partita a razzo contro la Keys 6-1, 1-0 e poi distratta dal primo tuono fino al limite della sconfitta: persi 5 game di fila ha lasciato all'avversaria il secondo set al tie-break, riprendendosi solo sul 2-5 nel terzo. Sul 4-5, con Madison ha un passo da trionfo, uno stiramento ha costretto l'avversaria alle lacrime e sul 5 pari c'è stata la resa: «Sono un po' contenta ma anche un po' triste per lei, non è bello vincere così. Avevo cominciato molto bene, poi lei ha alzato il livello ed è stata dura risponderle.

Nella mia testa mi dicevo di rimanere in partita. Alla fine, in qualche modo, ho vinto». Il tennis, d'altronde, ultimamente è così: anche se piove spesso, come in questi giorni a Londra, il cielo finisce per essere azzurro.

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