La FIA ha annunciato nella giornata di ieri la creazione di un nuovo portale atto a segnalare, in maniera anonima, presunte irregolarità da parte di team o piloti.
Come si può leggere direttamente dalla FAQ presenti sul sito, “…Chiunque sia a conoscenza di una cattiva condotta che rientra nell'ambito della Hotline e che desideri segnalare un problema ha la possibilità - ma non l'obbligo (quindi, non ci saranno conseguenze di non utilizzarlo) - di farlo attraverso la Hotline. Chiunque presenti una segnalazione tramite la hotline è una persona segnalante”.
Questo, di fatto, sdogana anche nello sport una fattispecie di controparte digitale degli assistenti civici da poco annunciati dal Governo. Chiunque quindi potrà ergersi a paladino della giustizia sportiva, in maniera peraltro anonima senza rischiare nulla, autorizzando inchieste da parte della Federazione.
Citando testualmente le indicazioni fornite, si potrà utilizzare la piattaforma per:
- Presunte o reali violazioni dei principi etici contenuti nei regolamenti della FIA (per esempio discriminazione, molestie, corruzione, conflitto di interessi, frode, riciclaggio di denaro).
- Questioni relative all'integrità sportiva o alla manipolazione delle competizioni FIA (per esempio l'alterazione del risultato di una competizione FIA).
- Presunte o reali violazioni delle normative antidoping della FIA (per esempio utilizzo, tentativo di utilizzo o traffico di una sostanza proibita).
Cronaca di un fatto annunciato
Se guardiamo al recente passato, abbiamo tre casi eclatanti su cui la norma sembra quasi essere stata cucita addosso: la Power Unit Ferrari, l’inganno del pilota tedesco Abt nella Rece At Home, e infine il nostro Iannone.
Dei casi nazionali abbiamo parlato: specialmente per Maranello, la questione non può dirsi completamente risolta e più di una scuderia rivale ha mostrato anche in questi mesi il dente avvelenato, sia con la Rossa che con la FIA.
FIA, memore di essere stata poco trasparente nella gestione: sicuramente un portale anonimo in cui chiunque potrà andare a indicare i presunti “untori”, non sarà d’aiuto alla limpidezza di future questioni.
Find out how we've joined together with the entire @F1 community to fight against one of the greatest challenges of our time, COVID-19.#ProjectPitlane pic.twitter.com/38nyxnayKJ
— McLaren (@McLarenF1) May 22, 2020
Diverso e figlio della situazione in cui versa l’intero pianeta, il caso del pilota di Formula E, Daniel Abt.
Lui che fino a stamane occupava il sedile della monoposto elettrica del team Audi Sport ABR, con cui aveva corso nelle ultime tre stagioni.
Nel quinto round digitale del campionato elettrico, allestito per dare un’alternativa temporanea allo stop richiesto dalla pandemia (la Formula E Race at Home Challenge), Abt visti i mediocri risultati ottenuti in precedenza ha fatto correre al suo posto il sim-racer specializzato Lorenz Hoerzing.
Scoperto l’inganno, il pilota tedesco ha incassato una multa da 10 mila euro, l’annullamento della sua posizione finale (terzo), e l’espulsione dal campionato. Infine, Audi Sport stamane ha sospeso il pilota dal team con effetto immediato.
Nuove problematiche si affacciano con la conversione del mondo sportivo da reale a digitale: basta vedere il caso di Lando Norris.
Il giovane pilota inglese della McLaren è stato buttato fuori pista a quattro giri dalla fine della gara di Indianapolis dal collega Simon Pagenaud, perché colpevole di essere a un passo dalla seconda vittoria consecutiva. Uno smacco intollerabile per il pilota americano.Una nutrita serie di nuove problematiche figlie della pandemia e del digitale, che difficilmente uno spione anonimo potrà arginare correttamente.
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