L'incubo coronavirus ormai è presente e costante anche nel mondo dello sport e del calcio, a tutti i livelli. Ma fino a questo momento nessuno tra i big delle serie A o delle grandi europee aveva fronteggiato vis a vis il reale rischio di un contagio. Finora. Perché la paura diventa ogni giorno sempre più concreta. Succede che Kylian Mbappé, attaccante del Paris Saint Germain e della nazionale francese, non si alleni da due giorni perché ha febbre e mal di gola. Normali malanni di stagione, si sarebbe detto in tempi normali. Allarme coronavirus invece oggi, in tempi di ansia e paure. Il giocatore è stato subito sottoposto al tampone per capire se sia stato contagiato dal Covid-19. L'esito del test è arrivato soltanto in tarda serata e ha confermato l'ottimismo che filtrava da fonti parigine: Mbappè è risultato negativo al coronavirus. Il talento francese ha soltanto una normale influenza che andrà trattata come si è sempre fatto.
Tanta paura, fortunatamente senza conseguenze di rilievo. Anche perché un'eventuale positività di un calciatore di primo livello come Mbappè, oltre ad avere un significato simbolico molto forte, avrebbe di fatto stravolto il calcio europeo a partire dalla sua principale competizione, la Champions League. I parigini sono impegnati questa sera nel ritorno degli ottavi di Champions contro il Borussia Dortmund. Per decisione del governo francese, così come in Italia nelle coppe, si giocherà a porte chiuse proprio per rispettare le nuove direttive di lotta all'epidemia. Ma in caso di positività di un calciatore, sarebbe immediatamente saltata la sfida e tutti i giocatori e lo staff del Psg sarebbero obbligatoriamente finiti in quarantena. Stesso provvedimento sarebbe stato forzatamente attivato anche per tutti coloro che sono entrati in contatto diretto con il calciatore, avversari compresi. Il che avrebbe portato inevitabilmente a un effetto domino devastante su tutto il mondo del pallone europeo.
«Kilyan è malato, ha una tonsillite. Decideremo domani se giocherà» ha detto ieri il tecnico dei francesi Tuchel. In realtà il giocatore è a casa e ci resterà anche oggi.
Con ogni probabilità il francese non sarà disponibile ma sarà out solo per qualche giorno, il tempo di smaltire un comune malanno di stagione. Sospiro di sollievo. Ma l'ansia e la paura del coronavirus ora aleggiano sul calcio ancora più concretamente. Proprio come nelle vite di tutti noi.
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