Un'Italia da scudetto: Spalletti ha un 11 titolare tra Napoli, Inter e Dea

I convocati delle tre "big" della A hanno 239 presenze in azzurro

Un'Italia da scudetto: Spalletti ha un 11 titolare tra Napoli, Inter e Dea
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La lotta scudetto arriva anche in azzurro. La Nazionale allestita da Luciano Spalletti per la doppia sfida di Nations League con la Germania, che indirizzerà il nostro cammino verso il Mondiale, è formata in larga parte dalle squadre (undici convocati su 25 che lavoreranno fino a domani ad Appiano Gentile) che ambiscono al titolo. C'è il «blocco» Napoli con ben cinque giocatori: l'ultima volta in Nazionale era accaduto nel 1989, ovvero dai tempi di Maradona e dei trionfi partenopei. Merito di Conte che ha rigenerato tanti giocatori, tornati ad alto livello dopo l'annata deludente post tricolore. Seguono Inter e Atalanta con tre elementi, tra forfait (vedi Dimarco) e promozioni inattese (il giovane Ruggeri della Dea che ieri ha commentato di aver «realizzato un sogno»).

Se andiamo a vedere in dettaglio gli undici convocati delle tre «big» di serie A, Luciano Spalletti ha di fatto una squadra di possibili titolari con un modulo 3-4-2-1, una delle idee tattiche della sua Italia attuale: in porta il napoletano Meret, finora chiuso dall'inamovibile Donnarumma; nella difesa a tre Di Lorenzo, Buongiorno e Bastoni - già visti insieme nelle ultime due gare del girone di Nations League contro Belgio e Francia -; a centrocampo il «ripescato» (dopo 17 mesi) Politano, gli interisti Barella e Frattesi che con il ct hanno giocato insieme più di quanto non abbiano fatto con Inzaghi e a sinistra l'ultimo arrivato Ruggeri - con un bagaglio di 12 gettoni nell'Under 21 -; davanti alle spalle di bomber Retegui (25 gol in stagione, di cui 22 in A) due trequartisti diversi per caratteristiche, ovvero il «piccolo» Raspadori, che con la nuova cura Conte sta avendo un minutaggio maggiore, e il più fisico Maldini, emigrato a gennaio da Monza a Bergamo dove ha giocato poco a causa di qualche guaio muscolare di troppo.

In totale questo undici vanta già 239 presenze azzurre con 41 reti segnate. Frattesi è il leader dell'era Spalletti per gol (7) e gare (19), Bastoni lo è invece per minuti giocati (1487'). Formazione affidabile, quindi, ma impossibile da vedere in toto nella doppia sfida con la Germania. Almeno tre dei cinque azzurri provenienti dall'estero (Donnarumma, Calafiori e Tonali, gli altri sono Udogie e Vicario) hanno chance più alte di vestire una maglia da titolare.

Ma siccome l'Italia è figlia anche del campionato oltre che della lotta tricolore (mancano però elementi di Bologna e Roma, le squadre forse più in forma della serie A attuale), scalpitano i laziali Rovella e Zaccagni, quest'ultimo tornato in gruppo dopo sei mesi, i fiorentini Kean e Comuzzo e gli juventini Gatti e Cambiaso (rimasto in ritiro nonostante l'infortunio di domenica a Firenze).

Senza dimenticare i torinisti Ricci e Casadei, altra new entry del gruppo spallettiano («dal mio ritorno in Italia sta arrivando tutto molto in fretta, la chiamata in azzurro motivo d'orgoglio», così il centrocampista che è stato al Chelsea e molti paragonano a Tardelli. E poi l'udinese Lucca, che con i suoi 10 gol e la sua fisicità, offre un'alternativa in più a un attacco azzurro da anni mai così prolifico e «pesante».

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