Gli Stati generali del cinema raccontano un settore che rilancia anche il turismo

Le produzioni italiane si confermano una fetta importante del Pil di molte regioni

Gli Stati generali del cinema raccontano un settore che rilancia anche il turismo
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Il titolo è altisonante, Stati generali del cinema in Sicilia, anche se, in effetti, i 3 giorni che si sono svolti a Siracusa nello scorso fine settimana hanno visto riuniti insieme 200 rappresentanti del cinema e dell'audiovisivo italiano (anche cineasti come Luca Barbareschi, Gabriele Muccino e Paolo Genovese) come mai era successo prima d'ora. Il punto di vista privilegiato dell'evento è stato quello turistico, con la Ministra Daniela Santanché, che ha inaugurato i lavori portando parecchi dati importanti. Secondo le ricerche 2023 di Jfc, in Italia il cineturismo genera sui territori dove avvengono le riprese un beneficio economico pari a 597 milioni di euro, di questi, il valore economico generato da chi soggiorna o visitare in giornata i luoghi delle sceneggiature ammonta a 321 milioni di euro. Nel complesso si tratta di un milione e 344mila presenze turistiche (17,7% stranieri) e di 11,6 milioni di cosiddetti day user (34,2% stranieri). La realizzazione dei film italiani comporta il soggiorno dello staff di produzione per una media di 40,5 giorni con circa 74 persone; mentre per i film stranieri la media è di 82,2 giorni con 181 persone.

Un'ulteriore dimostrazione insomma di come il settore del cinema e dell'audiovisivo sia fondamentale per il nostro Paese e che quindi anche gli aiuti dello Stato risultano alle fine essere un investimento. Ad ascoltarla c'erano Elvira Amata (Assessore Regionale per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo della Regione Sicilia che ha finanziato e organizzato il tutto con il Presidente Renato Schifani), Pietrangelo Buttafuoco (neopresidente della Biennale di Venezia), Sergio Castellitto (Presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia), Manlio Messina (Capogruppo Vicario alla Camera dei Deputati), Federico Mollicone (Presidente della Commissione Cultura alla Camera), Cristina Priarone (Presidente di Italian Film Commissions).

Nei numerosi panel, con la direzione scientifica di Antonella Ferrara e la consulenza scientifica di Federico Pontiggia, non ci sono stati interventi dell'altro dicastero coinvolto nel cinema, quello della Cultura, con il Ministro Sangiuliano che, però, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione in Senato ribadendo il suo sostegno condizionato al settore: è già pronta la bozza di riforma della principale misura produttiva del cinema ossia le agevolazioni fiscali del Tax Credit.

Secondo l'ultimo rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi, risulta che, per esempio, l'audiovisivo nel Lazio rappresenta il 3,5% del Pil regionale (più del doppio di quanto faccia in Lombardia, dove vale l'1,4%), un dato che pone l'industria cinematografica (è intervenuto a raccontare la trasformazione di Cinecittà anche il suo amministratore delegato Nicola Maccanico) sullo stesso livello di quella turistica, che vale il 3,7%.

La regione col più forte appeal e le maggiori richieste da parte di case di produzione sia italiane che estere è sempre la Puglia, subito dopo vi sono le due Province autonome dell'Alto Adige e del Trentino, il Veneto, la Basilicata e il Piemonte.

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