Stramilano, domani si corre e il traffico rallenta

Domani si corre la 39ª Stramilano. È un pezzo di storia di questa città a cui anche i milanesi che non corrono si sono appassionati o rassegnati. Le gare saranno tre. La classica 10 chilometri dei 50mila e quella riservata ai più piccoli che partiranno da piazza del Duomo e la mezza maratona dei campioni che partirà da piazza Castello. E anche quest’anno, al via della 21 km, tante le pagine storiche dell’atletica mondiale, i favoriti saranno gli atleti del Kenia guidati da Moses Cheruiyot Mosop, già secondo ai Mondiali di cross 2007 a Mombasa. A dare il via, oltre alla madrina Fiammetta Cicogna, ci sarà anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che tirerà la cordicella dei cannoni caricati a salve. I partecipanti alla Stramilano, Stramilanina e Stramilano agonistica percorreranno diverse zone della città dove il traffico sarà bloccato o deviato: da Porta Venezia a piazza Duomo, piazza Castello, corso Sempione, Porta Romana, Porta Ticinese, piazza Wagner e l’Arena Civica. Dalle 9 alle 14, quindi, 31 linee di bus e tram subiranno rallentamenti e modifiche di percorso.
Ma non sarà solo una gara riservata a campioni, amatori e atleti più o meno improvvisati. Al via infatti ci sarà anche una nutrita pattuglia politica. Nel più assoluto rispetto della par condicio tutti e cinque i cinque candidati presidenti in Lombardia saranno simbolicamente alla partenza. In gara sono annunciati Roberto Formigoni (Pdl), Filippo Penati (Pd), Savino Pezzotta (Udc), Vittorio Agnoletto (Prc) e Vito Crimi (movimento Cinque Stelle). Correrà sicuramente tutti i dieci chilometri il governatore Formigoni che già lo scorso anno tagliò il traguardo in meno di 58 minuti e quest’anno potrebbe anche migliorare. La loro partecipazione alla gara darà così un tocco di sportività in più a una campagna elettorale arrivata ormai nella fase cruciale.
Infine un pizzico di polemica. L’eurodeputato e consigliere comunale della Lega a Milano Matteo Salvini ha denunciato di aver ricevuto numerose segnalazioni sulla presunta provenienza cinese delle pettorine e delle sacche distribuite ai partecipanti. Per questo ha chiesto un chiarimento al sindaco Letizia Moratti. «Ritengo che Stramilano debba far divertire - ha affermato Matteo Salvini -, ma anche far lavorare, uomini e imprese di Milano». Immediata la replica del Comune.

«Questa corsa è da sempre una manifestazione milanesissima - ha risposto con ironia l’assessore allo sport Rizzi - e l’anno prossimo proporremo agli organizzatori di chiamarla Strapadania...». L’ assessore ha garantito che non c’è nessun prodotto made in China tra i gadget offerti ai partecipanti e che per tutte le forniture sono state coinvolte aziende in prevalenza lombarde.

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