Su Villa Ada Veltroni chiama Serra. Ma Schiuma non ci sta

Il sindaco Walter Veltroni ha telefonato ieri mattina al prefetto di Roma Achille Serra per fare un punto della situazione a proposito delle indagini sull’aggressione avvenuta a Villa Ada, il 28 giugno scorso, quando durante un concerto della Banda Bassotti, alcuni aderenti a gruppo di estrema destra aggredirono i giovani che assistevano allo spettacolo. Uno fu gravemente accoltellato, altri rimasero feriti al termine di tafferugli. «Ho rinnovato al prefetto Serra - ha detto Veltroni - la preoccupazione della città per il fatto che non sia stata fatta piena luce su quella così grave vicenda che ha turbato profondamente l opinione pubblica». «Queste recrudescenze di violenza debbono essere prevenute e stroncate - conclude il sindaco -. A nessuno può e deve essere consentito di riportare la città ad un clima di odio e sopraffazione, estraneo alla coscienza profonda della nostra comunità».

A Veltroni risponde il portavoce per la città di Roma della «Destra» Fabio Sabbatani Schiuma, secondo il quale è giusto chiedere al prefetto che venga fatta piena luce sull’episodio di Villa Ada «ma ciò purtroppo non accade con certi esponenti della sinistra più radicale che non compaiono mai quando si tratta di esprimere analoga condanna e solidarietà per le aggressioni che subiscono tanti ragazzi di destra, colpevoli di affliggere manifesti in quartieri autoproclamati “rossi”. In questi casi, molti anzi troppi, tacciono come se la violenza debba essere condannata solo a corrente alternata e non sempre e comunque».

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