Adriano Panatta stronca Djokovic: "Si rassegni a lasciar perdere"

Non ha di certo riservato parole al miele Adriano Panatta, ex tennista e commentatore tv, nei confronti di Novak Djokovic dopo la sconfitta contro Jannik Sinner. "Non può permettersi di uscire dal campo con una bella batosta così"

Adriano Panatta stronca Djokovic: "Si rassegni a lasciar perdere"
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La vittoria che Jannik Sinner ha ottenuto contro Novak Djokovic nella finale del Masters 1000 di Shanghai, oltre a sottolineare la forza e il primato sempre più in solitaria del numero uno del mondo, ha certificato un passaggio generazionale che si era già palesato lo scorso anno con le Atp Finals quando l'altoatesino ottenne la prima vittoria contro il serbo che ha comunque riscritto la storia di questo sport. A causa della carta d'identità è logico che Novak, detto Nole, non possa più essere il giocatore che fu e lo sottolinea senza mezzi termini Adriano Panatta, ex tennista ed opinionista tv, entrato a gamba tesa sull'argomento.

"Lasci perdere"

Ripercorrendo il primo set della sfida che Sinner ha vinto al tie-break, Panatta ha detto di Djokovic che ha giocato bene "ma un’ora esatta. Dopo il primo set non c’è stata più partita perciò credo che anche Djokovic si rassegni a lasciar perdere", ha dichiarato al Corriere dello Sport. Tradotto in parole povere: sarebbe ora che chiudesse con questo sport, troppo forte Sinner ma senza dimenticare Carlos Alcaraz contro il quale le sfide sono assicurate per i prossimi dieci anni almeno. "Io credo che un giocatore come lui che è stato probabilmente il migliore di tutti i tempi a livello di risultati, non è un giocatore che si può permettere di uscire dal campo, non dico umiliato, ma con una bella batosta da parte di Sinner", ha aggiunto l'ex tennista romano. "A me dispiace un po' perché ho grande ammirazione per Djokovic, dico sempre che non amavo Djokovic, ma non è vero. Amavo più Federer".

L'esaltazione per Sinner

Tutto il mondo parla del nostro fenomeno azzurro che dopo gli ultimi tornei in programma nelle prossime settimane ha come obiettivi le Atp Finals e la Coppa Davis con l'Italia sperando in uno storico bis. Nonostante i problemi fuori dal campo che riesce, mentalmente, a tenere a bada, Panatta sottolinea l'annata straordiaria di Jannik "che sta giocando in maniera oltre il pensabile, perché è vero che ha fatto molti progressi in questi ultimi mesi, ma devo dire che la continuità e il livello di gioco medio è altissimo".

Anche nelle partite in cui può accusare alcune pause riesce sempre a vincere e "con i giocatori dal sesto posto in giù non può perdere mai", l'ex tennista sottolinea che quando gioca bene e senza sbavature non perde neanche con i primi quattro in classifica sotto di lui. Il vero rivale sembra essere esclusivamente Alcaraz che quest'anno ha vinto alcune sfide. Più che altro, bisogna riconoscere a Sinner la grande continuità del suo tennis che rimane "per due-tre ore sempre ad altissimo livello. Gli altri giocano come lui, ma per un’ora un’ora e un quarto, poi non riescono a tenere il ritmo".

Le differenze con Nadal, Federer e Djokovic

Anche se è ancora estremamente prematuro e azzardato, si iniziano a fare accostamenti tra Sinner e i magnifici tre che hanno dominato per vent'anni, Nadal, Federer e Djokovic.

L'azzurro numero uno del mondo non può essere paragonato, oggi, a loro. "No, loro hanno vinto 66 Slam insieme, più di 20 a testa, lui solo due. Io penso che ne vincerà tanti. E quel giorno sarà come loro, adesso no", conclude Panatta.

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