I punti chiave
I tennisti scaldano le racchette in vista della nuova stagione agonistica che prenderà il via tra qualche giorno in terra australiana ma a tenere banco sono ancora le scorie sui casi doping del 2024: Novak Djokovic, il campione serbo pronto a tornare in campo, ha detto la sua su quanto accaduto a Jannik Sinner difendendo il numero uno del mondo ma entrando a gamba tesa sull'essere stato "tenuto all'oscuro" sul caso Clostebol per cinque mesi.
Le parole di Djokovic
"Non sto mettendo in dubbio se abbia assunto la sostanza vietata intenzionalmente o meno", ha dichiarato Djokovic durante una conferenza stampa a Brisbane riferendosi a Sinner. Quel che contesta il serbo riguarda le tempistiche con cui si era saputo della contaminazione minima, irrisoria e accidentale del Clostebol. "In passato abbiamo avuto molti giocatori, e altri attualmente sospesi, che non sono nemmeno risultati positivi a sostanze vietate. Alcuni giocatori con classifiche più basse attendono la risoluzione del loro caso da oltre un anno. Sono davvero frustrato di vedere che siamo stati tenuti all'oscuro per almeno cinque mesi (sul caso Sinner, ndr)".
Le accuse del serbo
Sono evidenti i riferimenti a quanto accaduto durante i primi mesi dell'anno quando l'Itia (Agenzia Internazionale per l'Integrità del Tennis) ha accusato (salvo poi assolvere) Sinner di essere stato trovato positivo al Clostebol ma evitando una squalifica per mancanza di colpe con la Wada che ha fatto appello e bisognerà adesso aspettare le prossime settimane per il verdetto definitivo. La tennista polacca Iga Swiatek, poi, ha scontato la sospensione dall'attività agonistica per un mese (novembre) dopo la positività alla trimetazidina. Per questi due casi, dunque, Djokovic ha accusato di scarsa trasparenza le autorità tennistiche sulle violazioni antidoping.
"L'Atp non ne ha parlato davvero in profondità. Perché hanno tenuto questo caso lontano dal pubblico? Vediamo il caso di Simona Halep nel Wta Tour, ora quello di Iga Swiatek.
Non è una buona immagine per il nostro sport", sottolinea il serbo, sottolineando di non accusare i tennisti coinvolti in queste vicende ma di mettere in discussione "il funzionamento del sistema e perché alcuni giocatori non vengono trattati allo stesso modo di altri. Forse ci sono ragioni legate alla classifica, o alcuni giocatori hanno maggiori risorse finanziarie e squadre legali più forti per affrontare questi casi".Novak Djokovic has called for more transparency in tennis doping cases pic.twitter.com/xBr1E4VJWs
— Eurosport (@eurosport) December 29, 2024
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