Presenze in crescita a theMicam, il più grande manifestazione internazionale delle calzature che si è chiusa a Fiera Milano. Solidità confermata da questa edizione di settembre in cui sono state presentate le collezioni primavera ed estate 2017: 44.668 presenze di visitatori professionali e buyer, di cui 26.543 estere (+8,4%).
Segnali di crescita nostante il complesso e su alcuni mercati difficile quadro economico di uno dei compati più importanti dell'export made in Italy. Da questa edizione, tra l'altro, come richiesto dal ministero dello Sviluppo Economico, è stata adottata la rilevazione delle presenze in fiera attraverso un nuovo sistema di certificazione.
"theMicam ha richiamato espositori e visitatori da tutti i Paesi, confermando di avere una capacità attrattiva unica e l’intatta credibilità di mostra leader mondiale per le calzature di qualità - commenta Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici -. La fiera è viva e vitale, e il risultato, sopra le aspettative, ne è la dimostrazione concreta. Ciò è per noi motivo di grande soddisfazione. Purtroppo il mercato resta in sofferenza: la domanda interna continua a ridursi, ma l’aumento dei buyer italiani registrati fa sperare in un’inversione di tendenza. theMicam riafferma la sua centralità da un punto di vista di espansione e ricerca nei mercati esteri. Infatti se da un lato è buona la risposta dei Paesi europei, con la Germania in pole position che registra un aumento del 27%, le migliori performance arrivano dai Paesi asiatici con la Corea del Sud in crescita del 37% e della Cina con un +30%".
"La sfida rimane in salita e per far ripartire la crescita come Assocalzaturifici chiediamo interventi importanti all'Europa e al governo italiano - ribadisce Annarita Pilotti, tornando sui cavalli di battaglia dell'associazione imprenditoriale -. A partire dalla sospensioni delle sanzioni alla Russia che sono una follia e hanno messo in ginocchio il settore calzaturiero. Qualcuno a livello governativo si è chiesto quanti danni ci hanno e ci stanno arrecando? Pare non interessi ad alcuno. Facciamo parte dell'Unione Europea e tanto ci deve bastare, senza pensare alla nostra economia. Se la cavano dicendo che vendiamo quattro scarpe anche se non è poprio così, come dimostrano le cifre sull'export. Pensiamo anche ai danni causati al settore agroalimentare italiano. Caduta del rublo e questione del petrolio hanno peggiorato le cose e la Russia cercherà di produrre in casa, così non sappiamo quando questo mercato ripartirà. E anche il tema fondamentale dell'etichetta Made è ancora aperto sul tavolo Ue".
"C'è un gap di competitività da superare - prosegue - ed è il combinato disposto di tasse, costo del lavoro, cuneo fiscale, defiscalizzazione dei campionari (su questo la Regione Marche è partita ed è stata di grande supporto alle aziende) perchè ricerca e innovazione richedono continui investimenti e sono fondamentali per vendere: ogni campionario costa da un minimo di 100mila euro a un massimo di 1,5 milioni, a seconda delle dimensioni dell'azienda e se presentano almeno due all'anno. L'Italia riparte - conclude Annarita Pilotti - solo se le imprese lavorano in Italia e non delocalizzano, creando occupazione in casa. Bisogna aiutare le imprese che sono in Italia".
Chiusa questa edizione, si lavora a quella di febbraio 2017, che si preannuncia ricca di novità, a partire da un nuovo layout espositivo che sarà innovativo dal punto di vista della funzionalità e della cura dei dettagli.
Gli appuntamenti per le prossime edizioni sono dal 12 al 15 febbraio 2017 con le collezioni autunno - inverno 2018 e dal 17 al 20 settembre con le collezioni primavera - estate 2018.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.