Tutti a tavola mentre il ladro scappa via con il bottino

(...) la raccontano davanti a brodo e bolliti. Il tempo di mettere in tavola il vino che mamma capta un tizio che s'alza, borsa a tracolla, si fionda per l'ingresso principale. Lei urla, gli altri realizzano, ma lui ha già preso per i campi. «Era neanche a mezzo metro da noi - racconta Laura - Ha approfittato della nostra distrazione a tavola per rubare la borsa di mia sorella. Pazzesco». Sfacciato? Di più. Perché monsieur Lupin aveva visitato prima, con colma, il piano superiore e razziato un bel po' di gioielli e orologi. Ma, ohibò, neanche un euro, niente cash spendibile subito. Occhiatina al piano di sotto: si può fare. Via libera, a carponi sarà poco dignitoso, ma vabbè, giusto per non farla esagerata. Mica finita, lui scappa, al ladro, tutti fuori, ma fuori ci stanno anche i vicini, derubati pure loro con riunione familiare in corso e nipotini urlanti. «Ne hanno visti due - dettaglia Laura - Questi gentiluomini stavano entrando anche nella villetta poco sopra la mia, ma la signora è uscita in giardino e li ha fatti scappare».

Poi un'altra abitazione ancora: serata produttiva e organizzata nel particolare: «Abbiamo ritrovato la borsa di mia sorella, vuota, in un cortile buio da cui si accede ad una stradina fra i campi che sbuca proprio davanti al Comune di Cogorno». Settimana scorsa la visita è toccata a quelli di San Martino e alle case di fronte al Villaggio del Ragazzo. «Cogorno sta crescendo e noi ci sentiamo scoperti» sbotta Laura, alla faccia della nuova tendenza-ladra.

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