Gialappashow, l'oasi della scorrettezza di cui non possiamo fare a meno

Dall'incontenibile Mago Forest alla magia dei Gialappi, passando per la consacrazione di molti giovani artisti e il ritorno strepitoso dei Neri per caso: il programma di Banijay Italia è un successo oltre ogni più rosea aspettativa

Gialappashow, l'oasi della scorrettezza di cui non possiamo fare a meno
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I tempi d’oro delle reti Mediaset, un nuovo modo di fare televisione, il lancio (e rilancio) di tanti comici. La Gialappa’s Band con i suoi “Mai dire” ha scritto pagine importanti della storia del piccolo schermo e la scommessa “Gialappashow” è stata accolta con grande entusiasmo ma anche con un po’ di preoccupazione dagli storici fan del trio – ora duo, Marco Santin e Giorgio Gherarducci. Il format vincente e la presenza del Mago Forest le due uniche certezze. Oggi, a poche ore dall’ottava e ultima puntata, possiamo dirlo: è stato un successo.

Mago Forest e Gialappa's Band

“Gialappashow” ha riproposto lo schema storico dei “Mai dire”: numeri alternati all’interazione tra comici con il commento fuori campo dei Gialappi, senza dimenticare quella originale meta-televisione per perculare il peggio tra piccolo schermo e web. Dalle gaffe a “Masterchef” al trash di “Ex on the beach”, piatto ricco per Santin e Gherarducci. E, come anticipato, al timone è tornato il Mago Forest, tra i migliori comici del nostro tempo: incontenibile e caustico, un alfiere della scorrettezza nell’epoca dominata dall’esasperato politically correct. Interessante, inoltre, l'interazione con altri talent della rete: da Victoria Cabello a Bruno Barbieri, una sorta di crossover vincente.

Uno dei più grossi interrogativi prima della partenza di “Gialappashow” riguardava il cast. La storia dei “Mai dire” vanta artisti del calibro di Aldo, Giovanni e Giacomo, Antonio Albanese, Claudio Bisio e Francesco Paolantoni. Ripartire da zero non era facile, ma i Gialappi si sono confermati rabdomanti del talento comico: dagli attesi ritorni di Marcello Cesena (ma guai a dimenticare Simona Garbarino) e Ubaldo Pantani alla linea verde rappresentata da Brenda Lodigiani e Valentina Barbieri (Forest ai nostri microfoni aveva speso parole al miele per lei), passando per le garanzie Antonio Ornano, Toni Bonji e Alessandro Betti. E ancora: gli incontenibili Enrique Balbontin e Andrea Ceccon (la sorpresa della canzone dei ragazzi Cin Cin nella prima puntata è forse il punto più alto), Stefano Rapone (forse il più deludente) e l’accompagnamento musicale dei Neri Per Caso. Menzione necessaria per questi ultimi: hanno raccolto meno di quello che meriterebbero, ma “Gialappashow” ha offerto una grande vetrina per il ritorno in pianta stabile.

Gialappashow

Tanti sketch riusciti, diverse gag virali e qualche passaggio a vuoto più che comprensibile. “Gialappashow” è amato dal pubblico per la sua libertà: Forest & Co. non hanno limitato la satira per paura di critiche feroci, gettando nel cassetto il politically correct. Parolacce, battute dedicate ai maggiori di 18 anni, persino il blackface del Mago in qualità di generico di Carlo Conti: tanti saluti all’ipersensibilità dei soliti soloni. Qualche critica costruttiva? Una, sulle co-conduttrici: l'alternanza settimanale rischia di risultare uno svantaggio, passando da una professionista come Cristina Chiabotto all'insapidità di Giulia Salemi.

Come anticipato, questa sera andrà in onda

l’ottava e ultima puntata “estiva” di “Gialappashow”, ma gli appassionati possono sorridere: Tv8 ha confermato il programma anche per la prossima stagione televisiva, con la partenza prevista già in autunno.

Gialappashow

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