"L'anno scorso vi siete accordati", poi le scuse di Conti. Polemiche a Sanremo sul sistema di voto

Tensione alta al Festival: riflettori accesi su televoto e voto della sala stampa. Un commento del direttore artistico ha scatenato il dibattito: ecco cos'è successo

"L'anno scorso vi siete accordati", poi le scuse di Conti. Polemiche a Sanremo sul sistema di voto
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Conferenza stampa frizzantina a Sanremo. Prima le polemiche su Fedez e sulle intercettazioni dell’inchiesta “Doppia curva”, poi la bagarre sul sistema di voto. Secondo quanto denunciato dai giornalisti, l’influenza sul voto finale della giuria della sala stampa, tv e web è minore a causa del meccanismo con cui vengono integrati i voti dei giornalisti con quelli del pubblico a casa. In buona sostanza, l’addebito è quello di aver delegittimato il voto dei giornalisti in favore del televoto: il ribilanciamento di pesi tra le diverse giurie sfocia in una libertà di manovra assai limitata per i votanti della sala stampa. A gettare benzina sul fuoco c’è stato il vivace botta e risposta tra Carlo Conti e alcuni cronisti.

Entrando nel dettaglio delle contestazioni: le votazioni delle serate del Festival - ad eccezione di quella di venerdì per la serata cover - si cumulano fino alla finale di sabato, quando i primi cinque si scontreranno. Arrivati a quel punto, non conterà solo il peso percentuale delle giurie bensì il modo in cui votano. I giornalisti potranno esprimere un giudizio numerico da 1 a 5 per ogni canzone. La variabilità sarà ridotta, data l'ampiezza del range, mentre sarà ben maggiore per quanto riguarda il televoto, con gli spettatori che potrebbero concentrarsi su una rosa molto ristretta di nomi e avere una distribuzione molto più ampia e distacchi più marcati. Poi, però, le percentuali vengono riunite per decretare il vincitore e il voto dei giornalisti diventa meno influente del televoto nonostante la "fetta" del 33 per cento.

Il dibattito è legato indissolubilmente alla presunta cospirazione che nel 2024 avrebbe voluto Angelina Mango favorita dalla stampa a discapito di Geolier, dominatore assoluto al televoto. Incalzato sul sistema di votazione, Conti in conferenza stampa ha evidenziato che le due giurie fanno sempre in tempo a votare in massa un solo cantante, ma questo implicherebbe un accordo tra giornalisti, una sorta di cartello, per favorire questo o quell’artista. E qui è arrivata la stoccata del direttore artistico: “Mi pare che in passato sia successo qualcosa di simile a un accordo generale”.

Parole che hanno scatenato la ferma reazione dei giornalisti presenti - un boato di "no" - tanto da spingere Conti a chiedere scusa. "Era solo una battuta sul polverone che si è alzato, nessun riferimento a combine. Mi scuso se sono stato frainteso" le sue parole. Conti ha poi aggiunto: "Ho fatto una battuta, perchè a quello che ho visto, lo scorso anno ci fu un polverone. Mi volevo riferire al polverone. C'è sempre stato un polverone sulle votazioni. Come abbiamo spiegato ieri, abbiamo cercato di fare la cosa più equa e lineare possibile. Chiedo scusa se sono stato frainteso, ho molto rispetto del vostro lavoro".

Sul dibattito sul sistema di voto è intervenuto anche il vicedirettore Intrattenimento Prime Time Claudio Fasulo, che ha evidenziato come il meccanismo di voto finale di sabato serva a riequilibrare il peso maggiore della sala stampa nelle serate precedenti.

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