Salatissima multa per la Rai per il caso di John Travolta, scoppiato già durante il festival di Sanremo. L'AgCom ha sanzionato l'azienda per pubblicità occulta a causa delle scarpe indossate dall'attore, inquadrate ripetutamente dalla regia durante i balli. L'Autorità "ha ritenuto di estrema gravità l'episodio, in quanto l'esposizione del prodotto è avvenuta nel corso del principale programma televisivo della Rai in termini di audience e durante l'esibizione di un ospite di chiara fama internazionale, con notevoli effetti pregiudizievoli a danno dei telespettatori". Così l'AgCom ha spiegato la multa da 206.580euro, pari a venti volte il minimo edittale.
Chi pagherà il conto? Lo scorso maggio, l'amministratore delegato Rai, Roberto Sergio, aveva affrontato il caso davanti alla Commissione di Vigilanza: "Abbiamo avviato un'azione al tribunale civile di Roma, a carico di Divina Luna e di U-Power, per inadempimento contrattuale e violazione degli obblighi di correttezza, per il risarcimento danni anche reputazionali. Peraltro è stato sospeso il pagamento dell'intero compenso per la prestazione di Travolta". Immediatamente, l'azienda pubblica si era definita "vittima di una truffa" tramite le parole di Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time, che a margine della conferenza stampa della quarta serata non usò mezzi termini: "Se questi sono gli elementi che stanno emergendo, ci sentiamo vittime di una truffa o di un raggiro nel caso Travolta".
Ma sono tante le domande sul caso, perché i protocolli in Rai sono molto rigidi sulla pubblicità occulta e ogni marchio, se non appartiene a uno sponsor dichiarato e ufficiale, dev'essere obbligatoriamente censurato prima che venga reso visibile al pubblico a casa. Perché non è stato fatto nel caso delle scarpe di John Travolta? Come detto, c'è poi il caso delle inquadrature ripetute, frequenti e dettagliate ai piedi dell'attore, che rappresentano un'altra anomalia. Ma, soprattutto, durante il Festival emerse anche la polemica che travolse (scusando il gioco di parole) anche Amadeus. Il conduttore, nonché direttore artistico, durante l'ospitata "incriminata" di Travolta disse solo una frase in inglese che, casualmente, è proprio il claim del brand delle calzature: "Don't worry, be happy".
Quando gli è stato fatto notare, il conduttore ha avuto una reazione molto dura nei confronti dei giornalisti: "L'ho detto senza pensarci. Se era in copione? Il copione me lo scrivo io con gli autori e lo cambio all'occorrenza ma non c'era nel copione". E sul cachet di Travolta, rispondendo a chi ha evidenziato l'imbarazzo della gag del "Ballo del qua qua", Amadeus disse: "È venuto a rimborso spese, ci ha ripensato all'ultimo, non ha preso 400mila euro".
Ora, Amadeus è uscito dalla Rai ed è un personaggio di Warner-Discovery ma il senatore di Fratelli d'Italia, Maurizio Gasparri, lo considera responsabile della sanzione inflitta alla Rai: "Secondo me, andrebbero fatti pagare ai responsabili del programma e, in primis, ad Amadeus, che si è riempito di soldi della Rai e, quantomeno, non ha vigilato su questo episodio di pubblicità occulta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.