Milano - Tre alunne dell’istituto superiore statale Fabio Besta di Milano, una scuola per ragionieri, periti aziendali e studenti di liceo per le scienze sociali in zona Palmanova, sono finite ieri all’ospedale per colpa di una bomboletta di spray urticante utilizzata dalla preside. L’intento della dirigente scolastica, Paola Tieri, era quello di stigmatizzare l’uso dello spray al peperoncino fatto due giorni prima da una delle quindicenni.
La ricostruzione dei fatti Una volta individuata la responsabile della bravata, la preside ha indirizzato il getto sulla sua mano per farle capire la gravità del gesto che aveva provocato, mercoledì, l’evacuazione della classe. La preside deve avere però premuto troppo a fondo l’erogatore. La mano della ragazza ha iniziato infatti a gonfiarsi e anche due compagne ne hanno risentito tanto da farsi visitare al San Raffaele. La preside aveva dato già prova del sua fermezza contro gli episodi di bullismo nell’aprile del 2010 quando aveva sospeso per due giorni sei studenti che si erano iscritti a un gruppo su Facebook creato da una quattordicenne per insultare e umiliare una compagna di classe. Punizione ancora più severa per la ragazzina che aveva creato il gruppo, sospesa per una settimana. Ora anche l’autrice della bravata dello spray, nonostante sia stata a sua volta vittima dello spruzzo "educativo" della preside, rischia la sospensione. Lo deciderà nei prossimi giorni il consiglio di classe. I genitori delle ragazze finite in ospedale non escludono di denunciare la dirigente scolastica.
"Pensavo fosse uno spray di carnevale" "Non avevo la minima idea che fosse pericoloso, credevo fosse solo uno spray di carnevale. Sono mortificata e chiedo scusa" ha detto all’ANSA, Paola Tieri. La stessa quindicenne giovedì aveva usato l'identico spray in classe provocando irritazioni al volto a qualche compagno e l’uscita di tutti gli alunni dall’aula. Ieri invece la giovane e altre due studentesse, una delle quali con problemi d’asma, sono state temporaneamente male e sono state portate per un controllo all’ospedale San Raffaele". Io volevo fare solo un gesto dimostrativo per far vedere che non bisogna far star male gli altri per scherzo - ha spiegato la professoressa -. Sulla bomboletta le scritte erano in tedesco e io non ho capito che fosse uno spray urticante. Quando l’ho spruzzato sulla mano della ragazza il getto è stato rapido e violento. Non era assolutamente mia intenzione fare male, io avevo solo creduto che l’abuso di bombolette di carnevale avessero rischiato di provocare dei disturbi alla classe e volevo solo spruzzare un pò di sostanza che credevo innocua. Ovviamente avessi saputo o capito che era spray anti-molestie non lo avrei mai fatto".
La preside ha
incontrato il comitato dei genitori e ha spiegato che lunedì diramerà una circolare: "Da un lato spiegherò agli studenti che non bisogna usare spray perchè possono fare male, dall’altro chiederò scusa a tutti per il mio gesto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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