Viva il calendario. Ma solo se è d'autore

Al passo coi tempi: quest'anno tutti i calendari più cool sono anche i meno hot

Viva il calendario. Ma solo se è d'autore

Il calendario è un sistema molto efficace adottato dall'uomo per suddividere i vari periodi dell'anno. E un modo molto efficiente sfruttato dalle donne per diventare famose in una precisa età della vita. Almeno fino a qualche tempo fa.Oggi in effetti, in totale controtendenza rispetto al recente passato, il calendario - passato da congegno necessario all'uomo per segnare il trascorrere delle stagioni a strumento di piacere degli uomini per passare il tempo - si è elegantemente rivestito. Soggetti meno fisici e più artistici. Nudi quasi spariti o molto soft. Meno Letizie, tutti più casti. Basta tette, vai col glamour. Passati i bei mesi di una vota con le show girls formato cabina da camionista, ci rimangono da sfogliare i ritratti d'autore.

Il Calendario Pirelli quest'anno - cioè il 2016 - rinuncia al tradizionale nudo artistico e si tiene solo l'arte per vestire i successi delle donne. Da Serena Williams a Yoko Ono, da Kathleen Kennedy a Patti Smith, le protagoniste di «The Cal» sono donne sì, belle sì, famose sì, ma che non si fanno notare per la sensualità delle forme, piuttosto per la tenacia nel lavoro. Spogliano solo il talento. E così la fotografa Annie Leibovitz, che re-interpretare il concetto di «bello» da tutt'altro punto di vista rispetto al recente erotico passato, sfuoca uno dei pilastri del calendario più longevo di sempre (esiste dal 1963, anno di guerra fredda e di calde pin up), cioè quello di celebrare lo splendore femminile nella sua carnale sexualità. La Campari, da parte sua, per dare massima eleganza femminile e visibilità mediatica al calendario, sceglie la blondissima golden girl di Hollywood Kate Hudson (alla faccia - ma che corpo - dei suoi 36 anni). La quale però, sempre in total red, è anche sempre vestita: interpreta due diverse candidate di un'immaginaria campagna presidenziale americana. Il cui esito per una di loro sarà dolce, per l'altra amara. Bitter e sweet. E, saltando dall'aperitivo al caffè, il calendario Lavazza 2016, firmato dal giovane fotografo canadese Joey L., è dedicato al passaggio generazionale tra genitori e figli: From Father to Son. Dalla sensualità ai sentimenti.

Insomma, tutti i calendari più cool sono anche i meno hot, quest'anno. E a pensarci bene, persino tra le italiche bellezze, l'ultima volta che si è vista una vera diva, e non una velina, nuda e patinata, non c'era ancora YouPorn...

Del resto anche Playboy ha detto basta alle conigliette sexy: la più celebre rivista maschile smette di pubblicare foto di donne nude perché - come ha dichiarato poche settimane fa l'amministratore delegato del giornale, Scott Flanders - «ormai con un clic oggi nella Rete trovi tutto il sesso che vuoi». E così addio anche al paginone centrale, il leggendario centerfold, con la playmate... appunto ... del mese. Come passa il tempo.

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