Bruxelles - L'eruzione del vulcano islandese non accenna a placarsi e la nuvola di cenere sprigionatasi continua a provocare disagi ai passeggeri dei voli aerei. Niente a che vedere con la chiusura totale dei cieli europei della metà di aprile, ma il percorso delle ceneri ha provocato un nuovo allarme, questa volta limitato al Mediterraneo. Disagi si sono verificati nella penisola iberica, anche se la nube non ha compromesso il viaggio di Papa Benedetto XVI atterrato tranquillamente a Lisbona per la sua visita di quattro giorni in Portogallo. Traffico aereo a singhiozzo invece nelle zone del sud del Paese, in questo periodo meta di molti turisti, così come nelle isole Azzorre e Madera.
In Spagna sono stati cancellati complessivamente quasi 900 voli e nel pomeriggio il numero degli aeroporti chiusi per colpa della nube sono arrivati a cinque. Bloccati gli scali di Malaga e Granada (Andalusia), oltre a quelli di Siviglia, Jerez de la Frontera (Andalusia) e Las Palmas (Canarie), chiusi dalla notte scorsa.
Per la prima volta gli effetti della nube sprigionatasi dal vulcano islandese ha provocato disagi anche nel nord Africa, in Marocco, con la chiusura temporanea fino alle 18 di otto scali, tra cui quelli di Casablanca, Rabat, Tangeri e Agadir. Stato di allerta anche in Algeria per la possibilità che la nube si diriga verso oriente.
Eurocontrol, l'ente di controllo aereo europeo, ha previsto uno spostamento delle ceneri nella direzione nord-est nella penisola iberica, ma anche nel sud-est della Francia. Il monitoraggio della nube indica un rischio anche per l'Italia, dalla tarda serata fino a coprire nella notte le regioni settentrionali e centrali. L'Enac, l'ente nazionale per il controllo aereo, tuttavia, al momento non ha previsto alcuna chiusura dello spazio aereo italiano.
Qualora dovessero essere prese altre decisioni, ha detto il ministro dei trasporti Altero Matteoli, avverrà in coordinamento con la Francia. Al contrario, fortunatamente, le ceneri si sono dissipate nell'Atlantico del nord, dando così respiro ai voli transatlantici che, nei giorni scorsi, avevano dovuto cambiare rotta con conseguenti forti ritardi e alcune cancellazioni.
Secondo gli esperti, il vulcano islandese dalla settimana scorsa ha ricominciato ad espellere quantità significative di ceneri, ma quelle che vengono emesse non
sono tali da provocare gravi disagi. E' comunque difficile prevedere come la nube si sposterà, in base ai venti, e i problemi per i voli aerei potrebbero continuare per qualche tempo, anche una volta terminata l'eruzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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