Nella notte l'ufficializzazione da parte del governo tedesco: "Accordo con il gruppo austro-canadese". Il governo mette 1,5 miliardi di prestito ponte, la società 500-700 milioni. Delusione in casa Fiat, ma Marchionne tira dritto: "La vita continua". Franceschini accusa il governo
Riunione per la decisionesulle tre offerte. Gm scorpora Opel. Un portavoce: "Verranno portate avanti due trattative parallele". Steinbruck: "Prestito ponte da 1,5 miliardi". Montezemolo: "Fatto il possibile. E ora Fiat guarda anche a Saab
Faccia a faccia di un'ora e mezza tra l'ad del Lingotto e la cancelliera tedesca: "Dialogo costruttivo, ma sarà difficile". Tremonti: "Partita tra governi". Zu Guttenberg: "Oggi la decisione preliminare, nessun favorito". Ma Magna convince anche l'ultimo governatore
Nuovo vertice del governo tedesco, che ha fretta di chiudere: si vuole evitare il fallimento pilotato della controllante Gm. Favorita l'offerta di Magna: il gruppo austro-canadese sarebbe disposto anche a nuove concessioni. Anche Fiat "ammorbidisce" il piano e domani l'ad vede la cancelliera
Oltre al Lingotto sono state presentate le offerte di Magna e di Rhj, legata al fondo Usa di private equity Ripplewood. Gm conferma: "Tre piani proposti". Scajola: "Accolto bene il piano italiano"
Bufera-Sarkozy. A scatenarla una chiacchierata informale con un gruppo di parlamentari avvenuta mercoledì all’ora di pranzo all’Eliseo. E il retroscena, ad appena 24ore di distanza, è finito sulle pagine di Liberation. Ne ha per tutti: dalla Merkel a Obama. L'Eliseo smentisce
Intesa sulle nuove regole: maxi pacchetto a sostegno dell'economia e stimoli fiscali per 5 miliardi. Stop ai paradisi fiscali. Il presidente americano: "Misure senza precedenti". Berlusconi: "Cooperare per uscire dalla crisi". Obama: "Una svolta"