Vladimir Putin

L’atmosfera a Mosca e dintorni continua a riscaldarsi in vista dell’election day del prossimo 18 settembre. Qualche giorno fa è sul Financial Times è apparso un articolo nel quale si prospettavano i nuovi scenari politici russi all’indomani delle consultazioni elettorali che prevedono, tra gli altri livelli istituzionali, il rinnovo dei componenti della Duma di Stato. In virtù di questa prospettiva, c’è quindi chi azzarda la possibilità che Vladimir Putin, spinto dalla traballante situazione politica globale e delle precarie relazioni con l’Occidente, possa decidere per un rimpasto nel governo centrale, che prevedrebbe come primo degli epurati l’attuale Primo Ministro, Dmitry Anatolevich Medvedev.

Francesco Manta
Putin e il nuovo governo per far pace con gli Usa

Il Bahrein, piccolo stato arcipelago del Golfo Persico è stato sotto la luce dei riflettori della stampa e dei media più che altro per il pugno duro nei confronti dei manifestanti che richiedevano maggiore rappresentatività democratica presso i luoghi di potere

Luca Di Grazia
Il Bahrein scarica gli Usa ​e si avvicina alla Russia

Se c’è – e c’è – un filo rosso che contraddistingue la politica estera di Vladimir Putin è la capacità di sparigliare di carte. È successo in Siria, per esempio. Mentre l’America e i suoi alleati scaldavano i motori dei caccia per bombardare il regime di Assad, il leader russo ha estratto il coniglio dal cilindro e si è fatto consegnare le armi chimiche siriane. I caccia hanno spento i motori e la guerra sponsorizzata dall’Occidente è stata stoppata

Matteo Carnieletto
I russi spiazzano la Nato "Pronti a collaborazione"

Un video di 9 minuti attribuito all’Isis e diffuso sul web minaccia la Russia invitando i jihadisti a compiere attacchi nel paese. Minacce anche al presidente Vladimir Putin

Raffaello Binelli
Minacce jihadiste contro Russia e Putin

Per il senatore John Mc Cain, già rivale di Barack Obama nella corsa alla presidenza del 2008, la Russia non è che “una pompa di benzina travestita da Stato”. Allora spiegateci perché, ora che la corsa 2016 alla Casa Bianca entra nel vivo, i candidati Clinton e Trump e i loro collaboratori parlano assai più di Russia che di Stati Uniti

Fulvio Scaglione
Se il presidente degli Usa ora lo sceglie pure Putin
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