Politica

Ogni giorno La7 ci offre lo stesso piatto rosso: tutti gli ospiti e i conduttori sono di sinistra. Non se ne può più di questi programmi tutti uguali. Va bene la critica, ma avercela così con il governo fa anche un po' ridere.

Vittorio Feltri
La sinistra domina l'editoria

“Mi sembra che l'alternativa la dobbiamo costruire al populismo di destra e a quello che si chiama populismo di sinistra ma che di sinistra non ha assolutamente nulla perché Conte è figlio della tradizione dell'uomo qualunque, è un populista di destra che dovrebbe stare dove è nato, cioè con Matteo Salvini, perché sono la stessa cosa.” Così il Segretario di Azione Carlo Calenda, durante il suo intervento al congresso nazionale di Azione. Courtesy: Youtube Azione (Alexander Jakhnagiev)

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Calenda: Conte è un populista di destra che dovrebbe stare con Salvini perchè sono la stessa cosa

“Se hai annusato la paura degli italiani, giusta e legittima, di questo mondo che si fa più difficile e la vai a utilizzare come hai utilizzato l'abolizione della povertà, beh caro Giuseppe Conte, non c'è una diversità politica, c'è una diversità etica rispetto al nostro.” Così il Segretario di Azione Carlo Calenda, durante il suo intervento al congresso nazionale di Azione. Courtesy: Youtube Azione (Alexander Jakhnagiev)

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Calenda a Conte: Tra di noi non c'è una diversità politica ma etica

“Oggi non ci sono più la destra e la sinistra perché sono fratturate al loro interno da populisti equivalenti che non hanno mai mantenuto un posizionamento nella loro vita, che hanno disastrato le finanze pubbliche, che lavorano solo in termini di opportunismo, che non hanno una collocazione valoriale, che pensano solamente alla loro opportunità del giorno dopo. Queste due persone si chiamano Matteo Salvini e Giuseppe Conte.” Così il Segretario di Azione Carlo Calenda, durante il suo intervento al congresso nazionale di Azione. Courtesy: Youtube Azione (Alexander Jakhnagiev)

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Calenda: Salvini e Conte populisti che non hanno mai mantenuto un posizionamento

“Io non penso che Trump sia il terremoto, io penso che Trump sia il sismografo, cioè sia l'indicatore di una rivoluzione culturale che ci porterà da un mondo dove contavano le grandi democrazie, come è stato la seconda parte del secolo scorso e la prima di questo, ad un mondo dove conteranno le grandi potenze.” Così il Ministro della difesa Guido Crosetto durante il suo intervento al Congresso di Azione. Courtesy: Youtube Azione (Alexander Jakhnagiev)

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Crosetto: Trump non è il terremoto ma è il sismografo, l'indicatore di un cambiamento culturale

"Il punto che spaccherà i due poli si lega all’autonomia e agli investimenti dell’Europa. Salvini non è d’accordo, come i M5S e dunque c’è da capire cosa faranno il centro destra e la sinistra. Tutti gli interventi hanno sottolineato che stiamo per entrare in una crisi economica. C’è un rischio gigantesco, siamo al tornante della storia con il bipolarismo fratturato" così il leader di Azione Carlo Calenda a margine della prima giornata del Congresso di Azione a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Calenda: "Il tema del riarmo spaccherà il bipolarismo, è tornante della storia"

Il Congresso di Azione ha eletto per acclamazione la mantovana Elena Bonetti presidente del partito. Giulia Pastorella, deputata ed Emma Fattorini, ex senatrice, sono state indicate come vicepresidenti. Eletti anche i 30 membri della Direzione nazionale: tra questi anche la mantovana Francesca Zaltieri. Il ruolo di tesoriere sarà invece ricoperto dal deputato Giulio Cesare Sottanelli. Lo si legge in una nota di Azione. X Calenda (Alexander Jakhnagiev)

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Elena Bonetti eletta presidente di Azione per acclamazione

"Ho letto cose divertenti, bizzarre, che vengo qui per dare segnali agli alleati che sarei pronta a sostituirli o la teoria secondo la quale volevo concedermi una scorribanda tra i moderati, ma ora devo dire che dopo l'intervento di Carlo Calenda porterò io un po' di moderazione. In Italia si passa direttamente dalla criminalizzazione dell'avversario a fare un governo insieme, ma non è mai stata la mia cifra" così la premier Meloni intervenendo al Congresso di Azione a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni al Congresso di Azione: "Non sono qui per cambiare alleati"

"Il Congresso di Azione dà prova della nostra scelta di farci interpreti del senso della storia e dell'urgenza di restituire alla politica alla capacità di dare risposte alla storia. Lo abbiamo fatto con la nostra capacità di vedere il tempo che arrivava, ad esempio quando parlavamo di nucleare in un momento in cui questa parola non si poteva nemmeno pronunciare, quando parlavamo della crisi dell'automotive e con il nostro sostegno all'Ucraina. Chiediamo alla politica italiana di cambiare, di superare il bipolarismo che sta dimostrando la sua lacerazione e la sua contraddizione. Ecco noi stiamo interpretando questa coerenza e questo spazio, certi che sapremo in questo interpretare un tempo nuovo anche per la politica italiana" così la deputata Elena Bonetti di Azione, a margine del Cogresso di Azione a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Bonetti al Congresso di Azione: "Vogliamo dare risposte adeguate per il nostro tempo"
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